“I Giochi ci aspettano ma cerchiamo di non pensarci troppo”

“I Giochi ci aspettano ma cerchiamo di non pensarci troppo”

Alla DS Lena Bickel e Jason Solari hanno parlato dell’avvicinamento a Parigi

Mancano meno di 90 giorni alle Olimpiadi di Parigi, e l’attesa sale per quanto sapranno fare gli atleti elvetici e in particolare i rappresentanti della Svizzera italiana. Due di questi, Lena Bickel e Jason Solari, erano presenti negli studi della Domenica Sportiva per parlare dei loro sogni, delle loro aspettative e della loro preparazione in vista dei Giochi: “Ci pensiamo ma non ci sembra ancora vero. Cerchiamo però di fare in maniera che non sia un assillo, preparandoci come sempre”.

“Dopo i Mondiali sapevo di dovermi fermare per curare i problemi fisici che avevo da diverso tempo. La pausa è durata più del previsto ma adesso riesco ad allenarmi regolarmente”
Lena Bickel

La 19enne ginnasta inquadra così la sua prima Olimpiade: “È un sogno ma anche un obiettivo: spero sia un trampolino di lancio per la mia carriera. Sono felice che potrò partecipare alla cerimonia d’apertura”, ha detto prima di descrivere la sua giornata tipo: “Mi sveglio verso le 08h00, poi vado a fisioterapia. Alle 11h00 inizia l’allenamento, la pausa pranzo dura dalle 13h00 fino alle 15h00, poi continuo fino alle 18h00 o le 19h00 a seconda delle giornate”. Su cosa sia più importante in una gara di ginnastica artistica la momò ha le idee chiare: “La testa gioca un ruolo importante, ma la tecnica non si smette mai di affinarla nel nostro sport”.

“La cosa più difficile da allenare è il controllo della pulsazione. La tecnica una volta che ce l’hai non la perdi, è come andare in bicicletta”
Jason Solari

Il 24enne tiratore non si nasconde, e mira in alto: “Vorrei una bella medaglia. Cercherò di fare il meglio che si può e poi si vedrà. Noi siamo a Châteauroux, a 300km da Parigi, sentirò meno l’atmosfera”. La sua giornata si divide tra lavoro e sport: “Mi sveglio alle 07h00, poi alle 07h30 vado a lavorare come metalcostruttore. Torno a casa a pranzare e poi vado a Faido ad allenarmi per 3 ore, 3 ore e mezza. Si spara, si discute con l’allenatore, si esercitano altri aspetti, e si svolgono alcuni esercizi in palestra”.

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