A nome del Consiglio di Stato ticinese Vi porgo il benvenuto e Vi ringrazio per avermi dato l’opportunità di partecipare all’anteprima di un film, qui nella casa del calcio della FIIFA a Zurigo, che illustra le gesta e la personalità poliedrica di un grandissimo talento calcistico ed artistico ticinese. Una personalità quella di Hannes Schmidhauser che forse è stata anche un po’ forgiata dalla conformazione del Ticino: poetico e solare come solo le sponde dei nostri laghi sanno esserlo, tenace come i nostri contadini di valle e piacevolmente variegato come il nostro Cantone dove in poco tempo si può passare dal ghiacciaio del Basodino alle palme di Ascona.
Hannes Schmidhauser quindi figlio ed ambasciatore di un Ticino poliedrico, in cui si fondono più anime in un’unica persona. Giovane ciclista campione ticinese, in seguito calciatore di classe nelle fila del FC Locarno, del FC Lugano ed infine la consacrazione nel grande Grasshoppers. Raggiunse il culmine sportivo vestendo la maglia della “Nati” e la fascia di capitano. Una carriera calcistica folgorante, che però termina sul più bello con la rinuncia a partecipare ai Mondiali di calcio del 1954, che si svolsero in Svizzera.
Una rinuncia non dovuta ad un infortunio, ma bensì alla volontà di dare spazio al suo animo artistico – coltivato già in tenera età – che lo vide impegnato nella registrazione del film “Ueli, der Knecht”. Il successo lo baciò immediatamente anche a livello artistico tanto da divenire un’icona ed una star nazionale, incarnando l’immagine della Svizzera e dei suoi valori. Davanti ai microfoni della radio, sui palcoscenici teatrali e di fronte alle telecamere, il nostro Hannes ha recitato con successo per oltre mezzo secolo e la sua popolarità giunse fino ad Hollywood.
Intenso è stato il suo legame con il Ticino, tanto da essere una sorta di ambasciatore del nostro Cantone, definendosi una persona che “ragiona in dialetto locarnese”. Se un tempo ci furono “Zwischen uns die Berge”, oggi – grazie anche alla figura di Hannes Schmiedhauser – il Ticino e la Svizzera Tedesca si conoscono e si vogliono più bene. Intensi furono i suoi ultimi anni sulle rive del Lago Maggiore, che chiudono poeticamente il cerchio magico della sua vita: nel 1993 vince il Pardo d’argento al Festival del Film di Locarno, nel 2000 calca per l’ultima volta il palcoscenico nella sua amata Locarno … e nel sue ceneri riposano disperse nel lago.
Ringrazio il regista Victor Tognola ed i produttori che con questo film documentario hanno realizzato una biografia completa sulla vita di Hannes facendolo conoscere nella sua globalità a tutto il pubblico ticinese e svizzero. Finora infatti Hannes era conosciuto al sud del Gottardo per le sue gesta da calciatore, al nord per essere stato un grande calciatore ed un grande attore… e per essere ritenuto, erroneamente uno svizzero-tedesco.
Con questo film si colma una lacuna e si mostra la vita di Hannes in tutte le sue sfaccettature, aggiungendo alla sua personalità poliedrica la sua attività di agente segreto, ai più sconosciuta.
Vi auguro una buona visione e Vi ringrazio.
Anteprima organizzata dalla FIFa del film documentario “Hannes Schmidhauser”
Hannes Schmidhauser: dalle sponde del lago Maggiore a Hollywood
22 febbraio 2013, auditorio della FIFA, Zurigo
Intervento di Norman Gobbi, Direttore del Dipartimento delle istituzioni