«Se dabùn ul Rabadàn al festegia ul cumpleann e risülta che dumà al gh’ha cent-cinquanta e un ann… eccu, alura pòdum dì che ‘l gh’ha mia ‘na tradiziùn e l’è propi un sbarbatell. Gh’emm la ducümentaziun. 6 Febràr, un lünedì. Sü’l verbaal l’è ben spiegaa; In Comunis Pidrinate gh’era ul ball da CARNEVAA». Correva l’anno 1559… il sito del Nebiopoli si apre con qualche verso in dialetto che, in pura tradizione carnescialesca, fa ironia e intanto prende un po’ in giro il Rabadan. Tutto a partire dal documento “ritrovato”. Documentazione che proverebbe che il carnevale Nebiopoli, di rito romano, l’unico carnevale ticinese a non avere un re sarebbe uno dei più antichi del Ticino. Lo confermerebbero dei documenti trovati a Bellinzona, in cui si parlerebbe del carnevale di Pedrinate risalente al 6 febbraio di quasi 5 secoli fa. Mica poco, anche se, dicono gli organizzatori «siamo certi che si festeggiasse già prima».
Vero o no, sta di fatto che oggi la Libera Repubblica Nebiopoli ha festeggiato per la 54ma volta la sua fondazione, ancora nelle mani del Primo Ministro Mariano Musso, aiutato dai suoi validi collaboratori del comitato Nebiopoli. Come tommy Sigel che, tra una premiazione e l’altra, ha tirato un veloce bilancio su questa edizione del carnevale, baciato da un timido sole, che però è bastato ad attirare oltre diecimila persone. «Un conteggio che stiamo facendo a spanne i queste ore, senza contare i bambini, – ci conferma Sigel – che non pagano».
Nessun problema lungo il corteo, che ha visto sfilare ben 35 gruppi diversi, inclusi i carri e le guggen che, come vuole la tradizione, hanno animato con le loro musiche e i tanti colori il corteo principale. Una istituzione, del carnevale ticinese, così come ormai istituzione è stata la voce del corteo, l’inossidabile speaker Fiorenzo Zanotta. Dicevamo, tante presenze, inclusi anche un po’ di italiani, un migliaio di persone, tra affezionati del Nebiopoli e amici di chi sfilava (presenza ormai fissa il Carro dell’Oratorio di Cristo Re, di Erba, che pur non partecipando al concorso ha scelto come carnevale di adozione quello di Chiasso).
Non sono mancate le allegorie ai tanti episodi di attualità, e cronaca, con un carro vincitore su cui svettava un enorme faccione rappresentante Norman Gobbi. Poi libera circolazione, il menù a cinque stelle del carcere ticinese Chez Stampa e i cinghiali radioattivi. Ma anche la libera circolazione e il tormentone dell’estate Harley Babyson. Una bella giornata che segna la conclusione del carnevale chiassese, che non si è certo chiuso con i corteo. Dopo la premiazione infatti (vedi sotto l’elenco dei premiati), la festa prosegue fino a notte fonda, presso il villaggio Nebiopoli, dove musica e divertimento saluteranno questa 54ma edizione.
Castel S. Pietro porta a casa l’ambito primo premio
Tra i momenti più attesi il passaggio dei carri, con la vittoria de La Castello Bene di Castel S. Pietro, meritevoli del primo posto secondo la giuria, seguiti da I Mistun da Mendris, Mendrisio (primi classificati lo scorso anno) mentre al terzo posto si sono classificati i Canottieri Faloppia di Chiasso. A seguire I Pincirö di Balerna, I Grezz di Bellinzona, i Volabass di Capriasca e I Scarpuscion dra Capriasca, Vaglio. Otto carri in totale, inclusa l’immancabile presenza da oltreconfine dell’Oratorio Cristo Re di Erba, fuori concorso.
Quindici gruppi in totale, vittoria agli ester@fatti
Per i gruppi il podio va agli Ester@fatti di Chiasso, che giocavano in casa, seguiti dal gruppo NCS (Enneciesse) e poi da Gli Ar’…Rancaa…ndo di Rancate. Partecipanti, in ordine di voti ottenuti, i Pastrügnoni di Chiasso, il Gruppo La Sorpresa, sempre di Chiasso, i Ragazzi dell’Oratorio di Stabio, I Ranat da Culdree, di Coldrerio, I Se.Pa.Ratisti di Novazzano. E ancora, un po’ più sotto nella classifica con 15 gruppi in totale: i Chi da Chiö di Airolo, l’Istituto Canisio e Sport Insieme, New Gene-r@ziun di Chiasso, Quii da Munt, I Micit di Salorino, Quei dal To’Mam di Bellinzona ed infine i GFIT di Mendrisio.
Nella categoria Guggen non è più previsto il concorso. Spettatori totali, tra paganti e gratuiti, oltre 10.000 stando alle stime. (AFIN)
(Giornale del Popolo)
I PREMIATI
CARRI:
1. La Castello Bene, Castel S. Pietro
2. I Mistun da Mendris, Mendrisio
3. Canottieri Faloppia, Chiasso
GRUPPI:
1. Ester@fatti, Chiasso
2. NCS (Enneciesse)
3. Gli Ar’…Rancaa…ndo, Rancate