La politica del Dipartimento delle istituzioni a favore della protezione della popolazione
Questa settimana il Consiglio di Stato ha versato alla Valascia Immobiliare SA i 3 milioni di franchi serviti per la costruzione all’interno della nuova pista di ghiaccio di Ambri dei rifugi pubblici di Protezione civile. Con questi rifugi si copre il fabbisogno in posti protetti dei Comuni di Quinto, Prato Leventina e Dalpe. “Si è trattato – afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi – di una buona collaborazione tra settore pubblico (Cantone e Comuni) e privati (la Valascia Immobiliare SA). La politica del Dipartimento delle istituzioni in questi ultimi anni nell’ambito della realizzazione dei posti letto protetti in caso di guerra segue due obiettivi principali: da un lato individuare le migliori infrastrutture pubbliche o private che già devono essere costruite per inserire anche questi spazi protetti della Protezione civile. Dall’altro lato realizzare infrastrutture protette che sappiano rispondere anche alle esigenze di protezione della popolazione in tempo di pace”. In che senso? “Il concetto di protezione della popolazione non è valido esclusivamente se dovesse scoppiare un conflitto armato. Questo concetto è esteso anche in tempo di pace. Pensiamo alle calamità naturali, come le alluvioni, le frane per esempio. In un contesto territoriale sempre più antropomorfizzato le conseguenze di queste calamità toccano molto di più la popolazione. Senza dimenticare gli incendi, oppure gravi incidenti della circolazione, magari con il coinvolgimento di più persone. Poter avere a disposizione infrastrutture in grado di ospitare per un tempo limitato e nel migliore dei modi coloro che sono toccati da questi eventi diventa indispensabile. Questi bisogni vengono coperti da impianti di Protezione civile al passo con i tempi. È quanto può avvenire all’interno della nuova pista di ghiaccio di Ambrì, dove 50 posti letto – su un totale di 858 – sono e saranno sempre a disposizione per queste eventualità”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
In Ticino l’esempio di Ambrì non è l’unico. “Se pensiamo alla collaborazione con i Comuni, stiamo realizzando Centri di Protezione civile con posti protetti da mettere a disposizione anche per necessità “in tempo di pace” nei nuovi istituti scolastici di Pianezzo, di Cresciano e prossimamente anche a Taverne-Torricella, mentre a Terre di Pedemonte è stato da poco votato il credito necessario. A livello cantonale, poi, saranno creati posti di PCi nel futuro Stand di tiro cantonale del Ceneri. Lo stesso concetto di utilizzo di posti protetti in tempo di pace è inoltre presente nel nuovo Centro polivalente di Camorino. Lì realizzeremo una struttura con una capacità complessiva di 180 posti letto, che permetterà da un lato di adeguare la capacità ricettiva nell’ambito dell’asilo e dall’altro lato si inserirà nel dispositivo cantonale di Protezione della popolazione. L’esperienza avuta in questi ultimi due anni con la pandemia ci ha confermato la necessità di avere spazi adeguati per eventi straordinari”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.