Da Ticinonline | Il 42enne tedesco era stato condannato lo scorso febbraio a 30 mesi di prigione in contumacia
BELLINZONA – Il pirata della strada tedesco, condannato lo scorso febbraio a 30 mesi di carcere in contumacia, è sempre nel mirino di Norman Gobbi.
Il direttore del DI confida al “Blick” che tutte le autorità federali coinvolte dovrebbero collaborare per catturare il pirata della strada tedesco. «Con la sua corsa non ha messo in pericolo solo la vita dei ticinesi, ma anche quella di gente residente in altri cantoni».
Il 42enne, ricordiamo, si era reso protagonista di innumerevoli reati stradali nel 2014, con tanto di sorpassi ad alta velocità nella galleria del San Gottardo e di fuga dalla polizia a oltre 200 chilometri orari.
Il pirata non si era mai pentito dei suoi gesti e anzi si era divertito nello sbeffeggiare la giustizia svizzera e i conducenti elvetici. Questo agire arrogante ha fatto parecchio arrabbiare Gobbi. «Non ha mostrato alcun rimorso. Ora dovrà subire tutta la forza della legge svizzera». Il divieto di circolazione in Svizzera è già stato comminato all’uomo. E una lettera per far incarcerare il pirata della strada in Germania sta per essere inviata al Ministro della Giustizia tedesco. Ma non è tutto, Gobbi vuole un contributo pure dall’Ufficio della migrazione. «Voglio che ottenga un divieto di entrata in Svizzera».