La formula presentata dal Governo per la nuova imposta di circolazione 2023
Il Consigliere di Stato Norman Gobbi a nome del Governo ha presentato questa settimana il Decreto legislativo urgente che mira a correggere alcuni aspetti critici della formula per calcolare l’imposta di circolazione approvata dal popolo lo scorso 30 ottobre; criticità già emerse in occasione del dibattito e confermate dagli stessi iniziativisti. Il Decreto verrà ora discusso dal Gran Consiglio.
“Bisogna subito specificare – afferma il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi – che questo Decreto è unicamente per l’imposta di circolazione del 2023. In sostanza il Consiglio di Stato ha trovato una soluzione ai problemi tecnici legati alla formula per calcolare l’imposta di circolazione. Problemi tecnici che avrebbero creato una disparità di trattamento tra chi è in possesso di un’auto più nuova e meno inquinante, rispetto a chi ha una vettura più inquinante. L’iniziativa accolta dal Popolo vuole infatti premiare chi inquina meno; senza un intervento in tal senso verrebbe disattesa la volontà popolare. Responsabilmente abbiamo corretto il sistema di calcolo e anche l’introduzione di un coefficiente di moltiplicazione risponde a questa esigenza, oltre a essere una misura equa per tutti i detentori di veicoli. Quindi parità di trattamento, equità e responsabilità per trovare una stabilità finanziaria che andrà a favore di tutta la collettività. La proposta del Governo per il 2023 permetterà comunque di lasciare “nelle tasche dei ticinesi”, come dicono gli iniziativisti, globalmente 20 milioni di franchi. Si passerà da un incasso attuale di 106 milioni nel 2022 a 87.5 milioni nel 2023. Non dimentichiamo che per le nostre strade (manutenzione, miglioramento, sviluppo) ogni anno spendiamo 100 milioni di franchi. L’imposta di circolazione serve proprio a coprire questi costi e dunque per mantenere il nostro patrimonio stradale”.
Il decreto legislativo urgente proposto dal Governo sarà ora discusso dal Gran Consiglio. “Con la speranza che si possa trovare una convergenza su una soluzione equa e responsabile a favore di tutta la collettività, in modo da rapidamente mettere in esecuzione la volontà popolare”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.