La Svizzera è in grado di gestire diverse situazioni di crisi contemporaneamente? In che maniera collaborano Confederazione e Cantoni? Per rispondere a questi e altri interrogativi un’esercitazione su scala nazionale sarà organizzata dal 3 al 21 novembre. L’esercizio, incentrato su uno scenario di pandemia e di penuria di elettricità, è stato presentato oggi in conferenza stampa a Berna. Si tratta del primo di questo tipo da 17 anni.
“La vulnerabilità delle società moderne è notevolmente aumentata a causa della crescente interconnessione dei settori dell’approvvigionamento, delle comunicazioni e dei trasporti”, ha affermato Toni Frisch, direttore dell’esercitazione. A ciò si sono aggiunte nuove minacce, come gli attacchi informatici. È quindi fondamentale esaminare le capacità di risposta del Paese in caso di crisi, valutare la resistenza delle sue infrastrutture, la ripartizione delle responsabilità, la gestione delle risorse, della sanità, della mobilità e della sicurezza, ha aggiunto.
“In acque calme tutte le navi hanno un buon capitano”, ha da parte sua rilevato il consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi, attuale presidente della piattaforma politica che coordina la gestione delle crisi. “All’esercizio prenderanno parte organi operativi della Confederazione, di tutti i Cantoni e di alcune città, con l’appoggio dell’esercito e di terzi, come la grande distribuzione e i gestori di reti: strada, ferrovia, telecomunicazioni, energia”.
Si tratta di un’esercitazione prevalentemente strategica e politica e quindi non visibile dalla popolazione, ha aggiunto Gobbi. Avrà una struttura modulare, in modo da permettere le attività ordinarie di ciascun partecipante. Sono previsti lavori di stato maggiore, discussioni nel quadro di workshop, gruppi di lavoro e riunioni plenarie ripartiti in singoli giorni nell’arco di tre settimane. Lo scenario prevede un cyber-attacco ai sistemi di produzione di energia elettrica, l’arrivo di una tempesta a cui va ad aggiungersi un’epidemia influenzale.
“In concreto vogliamo esaminare se i concetti stabiliti funzionano, se davvero riusciamo a lavorare assieme”, ha precisato il consigliere di Stato bernese Hans-Jürg Käser, membro della piattaforma di coordinazione, facendo notare come in tempi recenti la Svizzera non sia stata colpita da grandi crisi.
I risultati dell’esercitazione saranno resi noti nel maggio del prossimo anno. Un primo bilancio sarà stilato il 21 maggio prossimo a Lucerna, in presenza del ministro della difesa Ueli Maurer.
La piattaforma di coordinazione, creata nel quadro della Rete integrata Svizzera per la sicurezza, è composta dai capi dei Dipartimenti federali della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), di giustizia e polizia (DFGP) nonché dai presidenti della Conferenza dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP) e della Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP).