Articolo pubblicato nell’edizione di martedì 20 novembre 2018 del Corriere del Ticino
Gli agenti intervenuti nel corso della serata pubblica sul centro d’asilo Pasture, organizzata il 25 settembre al Palapenz di Chiasso e poi degenerata in seguito alle proteste di alcuni manifestanti, «hanno agito nel rispetto della proporzionalità». Per questo non gli può essere rimproverato nulla. Il consigliere di Stato Norman Gobbi nel corso della seduta di Gran Consiglio di ieri ha risposto all’interpellanza inoltrata qualche settimana fa da Matteo Pronzini (MPS), che aveva ad esempio chiesto perché i due consiglieri di Stato presenti in sala non erano intervenuti (vedi CdT del 28 settembre). Gobbi ieri ha però rispedito le accuse al mittente, spiegando che non ci sono stati abusi e che l’intervento degli agenti si è reso necessario per il comportamento brusco dal punto di vista verbale dei manifestanti e per gli alterchi nati in sala. Le risposte di Gobbi non hanno soddisfatto Pronzini che ha prontamente rilanciato citando le testimonianze di alcuni presenti al Palapenz il 25 settembre. A questo punto il direttore del Dipartimento delle istituzioni si è però detto «stanco delle testimonianze in terza persona. Se qualcuno si sente leso dall’intervento della polizia può segnalarlo alle autorità giudiziarie».