Da laRegione | Inaugurato il Centro cantonale competente per l’elaborazione di tutte le domande di esecuzione
Centralizzare la gestione delle domande di esecuzione cantonali: dalla loro ricezione sino all’avvio del precetto esecutivo. È ciò che fa il Centro cantonale per i precetti esecutivi, inaugurato ufficialmente ieri a Faido dal Dipartimento delle istituzioni alla presenza del direttore Norman Gobbi, del responsabile cantonale del settore esecutivo Fernando Piccirilli e del capoprogetto dei centri di competenza cantonali Lallo Ruggeri. Realizzato in modo graduale nel corso del 2017 e facendo capo prevalentemente a risorse interne del settore esecutivo, il nuovo stabilimento ubicato in Leventina permette di perfezionare l’attività poiché concentrata in un’unica sede, garantendo un’ottimizzazione delle risorse a disposizione (passate da 12, 6 a 9 unità) con il vantaggio di accrescerne le competenze e la specializzazione. La vecchia struttura prevedeva infatti l’emissione dei precetti da parte delle otto sedi, tra principali e periferiche (queste ultime contraddistinte in futuro da un’apertura parziale), dell’Ufficio di esecuzione. Una forma che secondo il Dipartimento non consentiva una gestione ottimale dell’attività a causa di una dispersione della stessa su più funzionari. Attualmente sono nove i collaboratori impiegati nello stabile di Faido che garantiscono la gestione delle circa 180mila domande annuali, sgravati dalla gestione delle telefonate, della corrispondenza e dalle richieste di esecuzione. Compiti che dal 3 ottobre 2016 svolge il Contact center. Anch’esso collocato a Faido, tramite l’ausilio di sei giovani impiegati e un apprendista favorisce una gestione più efficiente ed efficace dei contatti con gli utenti (il cui numero è soggetto a un considerevole aumento). E a più di un anno dall’inizio dell’attività i risultati sono soddisfacenti: la percentuale delle telefonate evase ha infatti raggiunto la media dell’87%. La centralizzazione dell’attività tramite i due centri, che hanno portato a Faido quindici impiegati quasi tutti domiciliati nelle Tre Valli, è un passo concreto della riorganizzazione del settore esecutivo e fallimentare, avvenuta con l’istituzione nel 2015 di un circondario unico di esecuzione e fallimenti e con l’introduzione dell’innovativo sistema informatico denominato Themis.
(di Giacomo Rizza)