La morte di papa Francesco è stata subito commentata anche dall’amministratore apostolico della Diocesi di Lugano Alain de Raemy che, con una lettera inviata alle redazioni a metà mattinata, ha voluto lanciare un messaggio di positività. “Ho appreso con profonda tristezza – scrive de Raemy in una lettera inviata ai fedeli – della morte del nostro caro papa Francesco. Ora, per Lui, si compie l’incontro con il Signore e comincia la festa, come Lui stesso aveva ricordato durante un’udienza del 2022”. Per ricordare papa Francesco alle 15 tutte le campane della Diocesi, come nel resto della Svizzera, hanno suonato a lutto a lungo. “Ritengo – scrive sempre de Raemy – che sia stato per noi un esempio di autentica umiltà e attenzione ai più bisognosi, insegnandoci l’importanza della sinodalità, all’interno della Chiesa e tra tutti gli uomini. Papa Francesco ci ha subito colpito per il nome scelto, per i suoi modi poco protocollari, per la scelta del luogo di residenza e per il linguaggio popolare”.
«In questo Lunedì dell’Angelo, un velo di tristezza accompagna la notizia della scomparsa di papa Francesco, figura che ha profondamente segnato l’ultimo decennio con il suo esempio di umiltà, vicinanza e instancabile impegno per la pace. Il suo richiamo costante a tutte le persone di buona volontà a perseguire la fratellanza, il perdono e il dialogo rappresenta un’eredità morale e spirituale di immenso valore». Il presidente del governo ticinese Norman Gobbi ricorda così papa Bergoglio. «Come rappresentanti delle istituzioni – continua il consigliere di Stato, da noi contattato –, siamo chiamati a far vivere ogni giorno questi valori, cercando soluzioni giuste e dignitose per tutti, con rispetto, ascolto e responsabilità”. Il Canton Ticino “si unisce al cordoglio della Chiesa cattolica e del mondo intero per la perdita di un grande uomo, che h saputo parlare al cuore di credenti e non credenti con semplicità e verità”.
C’è poi anche un tema in un certo senso politico che in questo momento si riaffaccia. Ed è quello del futuro timoniere della Curia di Lugano. “Da oltre due anni e mezzo – riprende Gobbi – la nostra Diocesi è affidata a un amministratore apostolico. Nonostante la richiestas di nominare un vescovo ticinese , con la recente scomparsa del Pontefice l’attesa per una nuopva nomina rischia di protrarsi ulteriormente. (…)
Articolo pubblicato nell’edizione di martedì 22 aprile 2025 de La Regione
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Ticinonews edizione straordinaria
Minuto 15:30
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«Un grande uomo, che ha saputo parlare al cuore di credenti e non»
Il messaggio di cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco di Norman Gobbi, presidente del Consiglio di Stato, a nome delle istituzioni
«In questo Lunedì dell’Angelo, un velo di tristezza accompagna la notizia della scomparsa di Papa Francesco, figura che ha profondamente segnato l’ultimo decennio con il suo esempio di umiltà, vicinanza e instancabile impegno per la pace». Con queste parole, Norman Gobbi, presidente del Consiglio di Stato, si è unito – a nome delle istituzioni ticinesi – al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco.
«Il suo richiamo costante a tutte le persone di buona volontà a perseguire la fratellanza, il perdono e il dialogo rappresenta un’eredità morale e spirituale di immenso valore. Come rappresentanti delle istituzioni, siamo chiamati a far vivere ogni giorno questi valori, cercando soluzioni giuste e dignitose per tutti, con rispetto, ascolto e responsabilità. Senza smania di potere, ma con l’onestà di chi desidera costruire un futuro migliore. Il Cantone Ticino si unisce al cordoglio della Chiesa cattolica e del mondo intero per la perdita di un grande uomo, che ha saputo parlare al cuore di credenti e non credenti con semplicità e verità».