Gobbi: “Il numero dei militi deve essere adeguato per assolvere i compiti”
“La presenza dell’esercito a sud delle Alpi rappresenta per il Ticino l’opportunità di avere sul proprio territorio una grande azienda. Anche per questo motivo come autorità politica cantonale è importante mantenere rapporti stretti e privilegiati con i vertici dell’esercito”. Questa affermazione del Consigliere di Stato Norman Gobbi è avvalorata dai dati che dimostrano come in Ticino il nostro esercito dà occupazione diretta a circa 800 persone, con stipendi medio alti e crea un indotto economico significativo per parecchie altre nostre aziende. “Anche se – tiene subito a precisare il Direttore del Dipartimento delle istituzioni – il valore principale di questa presenza è sempre legato alla sicurezza. La conferma della consigliera federale Viola Amherd alla testa del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) è stata per il Ticino molto positiva. I rapporti sono buoni e la Amherd ha dimostrato nei quattro anni in cui ha diretto il DDPS di saper gestire le questioni legate all’armamento con avvedutezza e lungimiranza. Un solo esempio: la votazione sugli aerei da combattimento”, sottolinea Norman Gobbi.
Sempre più persone in questi ultimi due/tre anni hanno compreso meglio l’importanza dell’esercito. “Le crisi che abbiamo vissuto internamente – penso al coronavirus, all’Ucraina, alla siccità e alla, per ora, scongiurata crisi energetica – hanno visto l’esercito e la protezione civile in prima fila a sostegno della popolazione. La guerra in Ucraina ha evidenziato inoltre che anche alle nostre porte può configurarsi uno scenario di conflitto. Di più: può scoppiare un conflitto vero e proprio! Conviviamo con situazioni di “multicrisi”, ossia crisi o emergenze che si sovrappongono ed è per questo che sul fronte della sicurezza e della protezione della popolazione occorre essere attrezzati. La sfida che ci attende in questi anni è quella di poter dotare l’esercito su piano nazionale e la protezione civile su scala cantonale di un numero sufficiente di militi in grado di adempiere al meglio i compiti loro assegnati”, afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
“Ritengo che sul fronte dei rapporti Ticino/Esercito siamo riusciti a costruire dei ponti importanti. In questo solco si spiega, solo per fare un esempio, la fattiva collaborazione nell’ambito delle esercitazioni Odescalchi, che permettono di far collaborare enti di primo intervento, di sicurezza civile e militare, fianco a fianco e in unione con i corrispettivi partner italiani. L’arrivo alla testa della divisione territoriale 3 del prossimo divisionario ticinese Maurizio Dattrino è da salutare con particolare piacere, così come l’ottima collaborazione con l’uscente comandante Lucas Caduff. Ritengo che ci siano tutti i presupposti per un lavoro ancora più approfondito a favore della sicurezza e del benessere delle cittadine e dei cittadini ticinesi”, conclude il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 7 maggio 2023 de Il Mattino