Il coordinatore ad interim ricorda l’entrata della Lega in Governo 29 anni fa
Era il 2 aprile del 1995, quasi trent’anni fa, quando la Lega dei Ticinesi fece il suo trionfale ingresso in Consiglio di Stato con Marco Borradori che fece un’esaltante votazione! “È una data da ricordare. Un momento decisivo per la vita politica del nostro Cantone: da quel giorno la Lega e soprattutto il popolo ticinese, quello fatto anche di gente che fino ad allora era spesso stata dimenticata e non tenuta in considerazione, sono riusciti a farsi sentire in Governo. Quel giorno si è rotta finalmente una consuetudine partitica che aveva anestetizzato negli ultimi due decenni il Cantone e soprattutto alimentato una spartizione del potere a beneficio dei “soliti” amici degli amici”. È questo il primo ricordo di quei momenti dell’attuale consigliere di Stato, Norman Gobbi, che in questi mesi prima delle elezioni comunali ha assunto anche il ruolo di coordinatore ad interim del movimento di via Monte Boglia.
“Pochi giorni prima di quel 2 aprile avevo ottenuto il diritto di voto. E non ebbi alcuna esitazione a sostenere la Lega di Giuliano Bignasca. Per noi giovani rappresentava una ventata di libertà, di rottura del sistema. Nei 7 anni che precedettero l’entrata in Governo la Lega dei Ticinesi – con il Nano, con Flavio Maspoli, con Attilio, con Marco e con tanti altri leghisti della prima ora – il piccolo mondo politico ticinese si era confrontato con un vero e proprio tornado. Un modo di far politica all’ascolto della gente. Marco Borradori rappresentava benissimo la sintesi di quanto il Nano cercava: la sua l’intelligenza, accanto alla sua affabilità e disponibilità nei confronti di tutti gli permisero di entrare in Governo e in seguito di raggiungere e confermare risultati elettorali irripetibili e incredibili. Sembrano tempi lontani – tanto che se si vogliono ricercare i risultati del 1995 sul sito del Cantone nemmeno li si trovano!! – ma l’essenza del leghismo ha validità oggi ancor più di ieri. L’ho detto spesso in queste settimane in cui da coordinatore ho visitato quasi tutto il Cantone: la lotta ai premi di cassa malati, le battaglie per una maggiore dignità nei confronti dei nostri anziani (e finalmente è arrivata la tredicesima AVS, che il Nano aveva pensato a livello cantonale già 15 anni fa!!)), la difesa delle nostre radici e tradizioni contro chi facilmente svenderebbe la Svizzera sono dei capisaldi che non smetteremo mai di difendere”, afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi, che aggiunge: “La Lega dei Ticinesi in questi più di 10 anni senza il Nano ha saputo continuare a convincere le cittadine e i cittadini ticinesi. Ci sarà un motivo! Tutti i partiti, e con loro molti media, da ormai un decennio martellano sulla fine della Lega dei Ticinesi. E invece ci siano ancora e vogliamo continuare a rappresentare chi ama il nostro Cantone, chi ama Lugano, chi ama le nostre Città e tutti i nostri Comuni, pronti a scrivere ogni giorno una pagina nuova della nostra storia, contro la malafede e l’invidia di molti, che in questi anni si sono visti bruciare sotto i piedi l’erba del piccolo potere che si erano costruiti. Spesso alle spalle dei più deboli!”, conclude Norman Gobbi.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 7 aprile 2024 de Il Mattino della domenica