Il comunicato stampa del mio Dipartimento
Nell’ambito dell’inchiesta in corso che vede coinvolto, tra gli altri, un collaboratore dell’Ufficio della migrazione, due funzionari del Dipartimento delle istituzioni sono stati interrogati e denunciati con l’ipotesi di reato di violazione del segreto d’ufficio.
Il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, ha preso atto degli sviluppi dell’inchiesta e degli ulteriori accertamenti svolti dagli inquirenti.
Come già affermato negli scorsi giorni – e senza intaccare la presunzione d’innocenza –una vicenda del genere non può che suscitare amarezza, delusione e rabbia; i funzionari coinvolti in questa vicenda hanno infatti tradito la fiducia dello Stato e soprattutto dei cittadini, i cui interessi dovrebbero sempre essere posti al centro dell’attività professionale dei collaboratori di ogni pubblica Amministrazione.
Il Dipartimento sottolinea come nei nuovi casi emersi in queste ore è venuto a meno il rispetto degli obblighi e dei doveri dei collaboratori (sanciti per altro nell’articolo 29 della legge sull’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti). Si tratta pertanto di azioni che sfuggono al controllo del datore di lavoro e che non possono essere prevenute attraverso procedure interne più severe o riorganizzazioni degli uffici trattandosi di gravi mancanze nell’ambito della cultura professionale e dell’onestà del singolo individuo.
Il Consigliere di Stato Norman Gobbi assicura che gli Uffici coinvolti continueranno la loro piena e trasparente collaborazione con la Polizia cantonale e la Magistratura. Assicura inoltre che gli abusi comprovati, anche in questi casi saranno trattati con la dovuta fermezza e severità compiendo i necessari passi amministrativi.
In questo senso il Governo, dopo aver ricevuto la notifica ufficiale dell’apertura di un procedimento penale da parte del Ministero pubblico, ha provveduto ad aprire formalmente un’inchiesta disciplinare e a sospendere il funzionario dell’Ufficio della migrazione arrestato la scorsa settimana.