– Fa stato il discorso orale –
Gentili signore, egregi signori
è a nome di tutto il Governo ticinese che prendo la parola in questo giorno di festa, che ci vede qui a Giornico in un clima ormai invernale, ma caldo di positive sensazioni per l’inaugurazione del Centro di controllo dei veicoli pesanti.
Lo abbiamo atteso per anni e ora è pronto per dare il suo grande contributo alla sicurezza sull’asse autostradale sud nord e nord sud.Chi mi ha preceduto ha già messo in evidenza i tanti aspetti positivi di questo imponente centro:
- l’aumento della sicurezza per tutti gli utenti dell’autostrada che transitano sull’asse del San Gottardo
- il miglioramento notevole della gestione del traffico pesante in entrambe le direzioni
- il miglioramento della situazione ambientale
- la creazione di un indotto economico a livello locale/regionale
- la creazione di nuovi posti di lavoro per la polizia cantonale
- e l’accesso in autostrada attraverso il nuovo svincolo.
Da parte mia vorrei sottolineare due importanti aspetti:
- la forte volontà del Consiglio di Stato ticinese e del Parlamento di favorire la realizzazione del CCVP
- la stretta e proficua collaborazione con USTRA per arrivare a definire tutti i dettagli di questa complessa infrastruttura
L’infrastruttura di controllo dei veicoli pesanti sarebbe dovuta sorgere a Sigirino. Parliamo degli inizi degli anni 2’000. Vi è stato un lungo tira-molla, legato a più problemi anche di natura ambientale. L’iter si è dilatato a dismisura, sino a quando si è preso coscienza della necessità assoluta di questo Centro.
La chiave di volta per sbloccare e consolidare il progetto – la cui ubicazione era ormai stata definita qui a Giornico – fu il messaggio governativo 7179 del 6 aprile 2016 per la Concessione di un credito di 5 milioni di franchi quale contributo cantonale alla realizzazione dell’area multiservizi e del centro di controllo per veicoli pesanti lungo l’autostrada A2 a Giornico.
Qui ringrazio il collega Claudio Zali per il supporto dato e per il lavoro svolto.
In quel messaggio il Governo metteva nero su bianco – e cito – “l’assoluta priorità di dare avvio ai lavori, considerati gli interessi pubblici di carattere economico, ambientali e di gestione del traffico”. Inoltre il CdS portava alla luce (cito) “l’assicurazione da parte della Direzione dell’USTRA che un contributo cantonale unico ed omnicomprensivo di 5 milioni di franchi avrebbe permesso di sbloccare l’avvio della realizzazione”. Per questo motivo abbiamo deciso di aderire alla proposta di USTRA e chiedere quindi al Parlamento il credito di 5 milioni di franchi. Una scelta politica ben precisa, scaturita dopo molti incontri tra il Cantone e USTRA. Grazie alla garanzia di questo contributo, USTRA ha assunto a suo carico l’incognita dei costi e delle procedure necessarie. Quindi, in altre parole, ha potuto dare avvio ai lavori di costruzione. Al Cantone non è più stato chiesto un franco per un investimento che si aggira attorno ai 250 milioni di franchi.
La determinazione del Governo è stata figlia anche degli ottimi rapporti instaurati con la direzione di USTRA. E qui si inserisce il secondo aspetto importante da mettere in evidenza nella narrazione della realizzazione di questo progetto. Per riuscire a raggiungere l’obiettivo di avere il Centro qui a Giornico era ed è indispensabile una positiva predisposizione alla collaborazione. È quanto è avvenuto concretamente. Sia prima dell’inizio dei lavori – come ho detto –, sia durante i lavori. Collaborazione ancora più indispensabile visto che a intervenire sono partner di due differenti livelli politici: da un lato la Confederazione e dall’altro il Cantone.
Sul piano organizzativo la parte del leone l’ha fatta la Polizia cantonale. Ringrazio tutti i miei collaboratori per l’impegno che hanno messo in questo progetto. Con una menzione speciale al capitano Marco Guscio, che da vent’anni insegue questo progetto e che oggi vede coronato questo sogno, ma soprattutto gli sforzi che vi ha profuso.
Un leventinese come il sottoscritto. È forse per questo che teniamo ancora di più a questo Centro, al quale guardiamo con tante aspettative. Lo abbiamo voluto fortemente perché capivamo l’importanza strategica non solo per il Ticino e per la sicurezza di tutti gli automobilisti, ma perché avrebbe dato un sostegno importante anche per l’economia di valle, con l’indotto prodotto dall’investimento di 250 milioni di franchi e con l’indotto che si creerà nel corso della gestione dell’impianto: posti di lavoro diretti e indiretti, collegamenti privilegiati grazie alla creazione di uno svincolo con possibilità di nuovi sviluppi regionali interessanti.
Per un Consigliere di Stato è sempre molto gratificante intervenire in questo genere di occasioni: è il coronamento di un impegno; è la finalizzazione di un lavoro, ma soprattutto è la certezza di aver contribuito a offrire qualcosa di utile alla nostra cittadinanza. Qui parlo a nome di tutto il Governo, che come detto ha sostenuto il progetto. Come leventinese, lo ammetto, sono ancora più felice di essere qui oggi a questa inaugurazione!
Il Centro ora inizierà a funzionare, inserendosi a pieno titolo nella rete svizzera dei 12 centri di controllo dei veicoli pesanti, già operativi o in fase di realizzazione. A tutti i collaboratori che qui operano auguro un proficuo lavoro.
A partire dal tenente Franco D’Andrea, a cui è stata affidata la direzione del Centro quale ufficiale subalterno, subordinato al V° Reparto di Gendarmeria stradale. È un’attività di controllo nuova, con modalità di lavoro anche tecnologicamente avanzate. Un’esperienza per tutti da sfruttare.
Concludo con i ringraziamenti: al direttore di USTRA Jürg Röthlisberger, che ha seguito dal 2015 in prima persona questo progetto. Al responsabile USTRA della filiale di Bellinzona Marco Fioroni; al capitano Marco Guscio e a tutti i suoi collaboratori della Polizia cantonale. Ai progettisti e a tutte le maestranze che hanno lavorato su questo cantiere.