Cari diciottenni, a nome del Consiglio di Stato ticinese Vi porgo il benvenuto e Vi ringrazio per il gradito invito a presenziare a questa cerimonia tesa a rimarcare la vostra entrata nel mondo degli adulti.
Diventare maggiorenni, mi auguro che significhi ancora -così come era significato per me quando avevo 18 anni -guardare con fiducia ed entusiasmo al futuro ed ottenere quello che si è sempre sognato durante l’adolescenza: avere la possibilità di fare la patente, andare a vivere da soli, avere la possibilità di andare a votare… ed anche, non nascondiamolo, “fare le cose con la propria testa”.
È questo un sentimento che accomuna tutti i giovani, una voglia ed una necessità di indipendenza, che mi auguro vi animerà durante tutte le scelte della vostra vita da adulti. Le prime scelte le dovrete affrontarle tra poco con la fine dell’anno scolastico. Qualcuno di voi entrerà nel mondo del lavoro e si confronterà fin da subito con l’essere responsabile in una funzione professionale, altri continueranno gli studi ma saranno confrontati con la scelta di una facoltà, di una nuova città e dei compagni di appartamento da condividere. Altri ancora di voi, prima di entrare nel mondo professionale o delle studio, saranno confrontati con le prime imposizioni che derivano dall’essere maggiorenni: l’obbligo di servire la Patria attraverso la scuola reclute. È questo un obbligo, che mi auguro tale, in quanto nel prossimo autunno saremo chiamati alle urne su questo tema.
Questa vostra voglia di indipendenza che vi anima è piacevolmente euforizzante. Imparerete ben presto, con l’esperienza, il tempo e gli inevitabili errori, che anche da maggiorenni non potrete proprio fare tutto quello che vi pare. Imparerete inoltre che questa vostra condizione di indipendenza ha un nome: responsabilità. Essere maggiorenni vuol infatti dire sapersi assumere le responsabilità che derivano dalle vostre azioni e dalle vostre scelte: circolare sulle nostre strade implica il rispetto del codice stradale, stipulare un contratto implica il suo rispetto, lavorare significa rispettare dei termini, vivere soli significa pagare il canone d’affitto puntualmente,…
Essere maggiorenni significa però anche molto di più. Al compimento dei 18 anni acquisite infatti i diritti civici: ovvero il diritto di voto ed il diritto di essere eletti. Attraverso questi diritti e doveri diventate parte attiva e fondamentale del nostro Paese ed avrete anche la possibilità -attraverso il vostro voto -di contribuire a costruire la Chiasso, il Ticino e la Svizzera del futuro. Essere cittadini responsabili -dovrete ormai abituarvi a questo termine -significa anche informarsi e maturare una scelta ponderata a favore o contro un argomento in votazione ed esprimerla alle urne.
Qualcuno di voi avrà già la possibilità di esprimere il proprio voto il prossimo 9 giugno con le votazioni federali e cantonali. Avete già un opinione sui temi in votazione? Condividete il testo l’iniziativa “Elezione del Consiglio federale da parte del popolo”? La Modifica della legge sull’asilo (LAsi) vi soddisfa o a vostro parere è troppo rigida? L’Iniziativa popolare “Circonvallazione del Basso Malcantone tutta in galleria: che sia il popolo a scegliere!” favorirà un alleggerimento del traffico o è meglio potenziare ed incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici?
Per poter rispondere a queste domande, dovrete informarvi attraverso la lettura del materiale di voto, seguendo il dibattito sui mass media ed anche discutendone con la vostra cerchia familiare e di amicizie. Il voto non deve essere visto come una perdita di tempo o una scelta sbrigativa, ma deve essere il frutto di riflessioni ponderate in quanto non esprimete solo un giudizio, ma attraverso il voto, salvaguardate anche i vostri valori. Acquisire i diritti civici significa anche aver la possibilità di essere eletti e portare il vostro concreto contributo in un esecutivo o in un legislativo del vostro Comune, Cantone o della Confederazione. È questa un’esperienza particolarmente arricchente sia dal profilo umano che dal profilo nozionistico che vi permetterà di incidere ancor di più nella vita del nostro Paese.
Spesso infatti, chi non si confronta con cariche istituzionali tende a sottovalutare la complessità dell’azione di un esecutivo o di un legislativo, che si vede confrontato con sfide strategiche in ambito di pianificazione, di sicurezza, di trasporti, di servizi sociali, di erogazione di servizi coniugando il tutto con la necessaria sostenibilità finanziaria.
Care e cari diciottenni, unicamente attraverso la vostra partecipazione ed il vostro impegno politico, diventate attori principali nella gestione democratica del nostro Paese. Vi invito dunque a far parte responsabilmente e con entusiasmo del “gioco democratico”, recandovi alle urne ad esprimere il voto per la costruzione del futuro del nostro Paese.
Vi ringrazio.
29 maggio 2013, Chiasso -m.a.x museo
Intervento di Norman Gobbi, Direttore del Dipartimento delle istituzioni