Da ieri l’Ufficio della migrazione dispone di uno specifico settore giuridico, il quale, tra gli altri suoi compiti, avrà quello di ricevere le segnalazioni di eventuali irregolarità o di violazioni alle normative sugli stranieri provenienti sia dall’Amministrazione cantonale sia dai Comuni. È la Sezione della popolazione a informare i Municipi di questa novità con una circolare.
Una circolare che ricorda ai Comuni il loro ruolo in questo settore e in che modo devono agire. In particolare viene evidenziato come diversi Municipi hanno riscontrato difficoltà nel comprendere il ruolo che sono chiamati a svolgere nell’ambito delle procedure atte al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno per cittadini stranieri. In questo senso alcuni Enti locali hanno manifestato un certo malcontento legato al fatto che, nonostante avessero preavvisato negativamente il rilascio di determinati permessi, il Cantone avesse comunque emesso gli stessi.
Ecco perché è stata redatta la circolare. L’obiettivo è quello di precisare il ruolo ricoperto dall’autorità comunale nelle procedure di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno, la valenza del preavviso comunale per le autorità cantonali della migrazione e quali informazioni è indispensabile che vengano trasmesse dagli Enti locali.
Si ricorda inoltre che secondo la legge «le autorità comunali collaborano con quelle cantonali per l’applicazione delle normative sulle persone straniere e segnalano all’autorità cantonale le irregolarità e le violazioni alla legislazione in materia di persone straniere». E i Comuni hanno il compito di vigilare e svolgere i controlli sulle persone residenti nel loro territorio e di fornire tutte quelle informazioni che possono aiutare a comprovare una situazione di abuso o di violazione alla legge. I Comuni, infatti, grazie alla loro prossimità col territorio possono monitorare e segnalare le fattispecie, dove ritengono che una persona straniera violi la legge.
Ed è lo stesso Cantone che evidenzia come la prassi di chiedere un preavviso ai Comuni si sia dimostrata proficua per portare alla luce situazioni di abuso. «Il preavviso è senza dubbio importante e, in talune circostanze, determinante per la decisione di merito». Per esempio il rilascio del permesso C laddove esistono delle ragioni sufficienti può essere negato.
La lotta alle dimore fittizie riveste una priorità nella lotta agli abusi. Proprio su questo ultimo aspetto la circolare del Cantone sottolinea come l’Ufficio migrazione non può verificare in modo sistematico l’effettiva permanenza sul territorio dei titolari di un permesso di dimora.
«L’obiettivo di questa circolareci dice Attilio Cometta (capo della Sezione della popolazione) – è quello di informare i Comuni del loro ruolo e dell’importanza per noi del preavviso. Inoltre li invitiamo anche a segnalarci spontaneamente informazioni che noi non disponiamo. Lo so – continua Cometta – non è una sfida semplice. Gli Enti locali devono svolgere un ruolo di vigilanza irrinunciabile. È molto importante sapere chi risiede sul nostro territorio».
Come detto, capita, che malgrado un parere negativo di un Comune, il Cantone rilasci il permesso. Quali le ragioni alla base di questa diversa decisione?
«Ci sono casi in cui il Comune ci segnala difficoltà finanziarie, problemi di ordine pubblico o di integrazione che non sono sufficienti per negare, revocare o non rinnovare un permesso. Voglio aggiungere che il preavviso comunale, seppur importante, è solo uno degli aspetti che teniamo in considerazione per la decisione definitiva», conclude Cometta.
L’Ufficio della Migrazione dispone da ieri un settore giuridico per ricevere le segnalazioni di eventuali irregolarità o violazioni delle leggi sugli stranieri. «Il parere dei Municipi è importante, non decisivo»: una circolare cantonale sul rilascio dei permessi a stranieri.
di Nicola Mazzi, Giornale del Popolo, 02.10.2014