Sempre nella seduta odierna il Consiglio di Stato si è chinato sulle modifiche della Legge sulla polizia e della Legge sull’esecuzione delle pene e delle misure per gli adulti in materia di trasferimento a privati del compito di provvedere alla sorveglianza delle persone sottoposte a fermo o a carcerazione amministrativa, sostenendola.
Le nuove norme si sono rese necessarie a seguito dei mutevoli flussi migratori e della conseguente aumentata esigenza di far fronte situazioni straordinarie con risorse flessibili, in grado di supportare in via eccezionale gli organi istituzionali nella gestione delle persone fermate e degli arresti amministrativi.
Attualmente le forze delegate alla gestione di queste tipologie sono gli agenti di custodia e gli agenti della Polizia cantonale, che dai posti di polizia conducono i prevenuti al carcere giudiziario della Farera, il quale non riesce sempre a soddisfare le richieste di fermo. Vi è dunque necessità di disporre di nuovi spazi a questo scopo.
Il tema del sovraffollamento è stato analizzato dalla Direzione del Dipartimento delle istituzioni con la Divisione della giustizia e il Comando della Polizia cantonale, che nel frattempo ha formulato la proposta di riaprire o di creare delle celle per i fermi di polizia.
Sono quindi previste nuove celle, in modo da soddisfare i flussi irregolari in materia di fermi e incarcerazioni amministrative. Le stesse saranno attivate presso i posti di polizia principali, come pure si stanno vagliando altre varianti dentro e fuori le strutture carcerarie cantonali. È comunque essenziale che il compito di provvedere alla sorveglianza delle persone possa essere trasferito in via straordinaria a privati e unicamente quando i servizi preposti, ossia la Polizia cantonale e il costituendo Servizio Gestione Detenuti, fossero in situazione di necessità. Di conseguenza, prima di procedere alla realizzazione delle nuove strutture destinate a questo scopo, è necessario predisporre le basi legali che consentano un simile trasferimento di compiti amministrativi a privati, in modo da gestire al meglio i flussi di lavoro.
Il trasferimento a privati dei compiti di sorveglianza ha inoltre il pregio di essere la soluzione che garantirebbe in questa materia una maggiore flessibilità. Privati che dovranno obbligatoriamente rispondere ad alti parametri qualitativi a livello di formazione, organizzazione e ovviamente sicurezza.