Signor Procuratore generale della Confederazione, Signor Procuratore capo federale, Signor Presidente del Tribunale penale federale, Signore e Signori Procuratori, Signore e Signori Giudici, Gentili Signore, Egregi Signori, è con grande piacere che intervengo al decennale della Sede distaccata del Ministero pubblico della Confederazione di Lugano, portandovi il saluto del Consiglio di Stato.
Il riconoscimento a Lugano nel 2004 di una sede del Ministero Pubblico della Confederazione – così come l’attribuzione a Bellinzona della sede del Tribunale penale federale che, come la Procura federale è entrato in funzione proprio il 1° aprile di 10 anni fa – testimonia lo spirito di una Svizzera che crede nella sua natura federale, nella cooperazione fra le sue comunità e nella Giustizia. Un decentramento quello operato dal Ministero pubblico della Confederazione, con le sedi distaccate di Lugano, Losanna e Zurigo che risponde a una doppia necessità. Da un lato permette di meglio comprendere le diversità dei fenomeni criminali presenti in Italia, Francia e Germania e dall’altro – data la vicinanza a queste realtà transfrontaliere – favorisce una miglior collaborazione internazionale. Non è infatti un mistero che la vicinanza culturale e l’esprimersi nel medesimo idioma dell’interlocutore facilita l’empatia, la collaborazione e anche la comprensione reciproca.
L’ubicazione geografica del Ticino – a ridosso di un grande bacino d’utenza come la Lombardia – fa sì che quotidianamente il nostro territorio sia confrontato con il pendolarismo dei lavoratori, ma anche con delinquenti che approdano nel nostro Cantone per compiere atti illeciti quali ad esempio attività di riciclaggio per conto di associazioni mafiose. Infiltrazioni queste che tendono ad essere “invisibili”, ma che si palesano in numerosi tentativi – scongiurati grazie anche all’ottimo lavoro del Ministero pubblico della Confederazione e alle sinergie tra le forze dell’ordine federali e cantonali – di immettere nel nostro sistema economico ingenti capitali di provenienza illecita. Non è infatti un mistero che organizzazioni criminali tentino di insediarsi in territori particolarmente ricchi con dei floridi settori immobiliari, alberghieri e della ristorazione. Un “humus ambientale” questo che corrisponde – tra gli altri – anche a quello offerto dal Canton Ticino.
Risulta pertanto indispensabile per il nostro Cantone avvalersi di un’Antenna del Ministero pubblico della Confederazione sul proprio territorio così pure della Polizia giudiziaria federale in grado di collaborare in maniera proattiva con le autorità inquirenti cantonali e con la Polizia cantonale per l’individuazione precoce dei reati e per il loro contrasto. La sede di Lugano del Ministero pubblico in questi 10 anni ha saputo dotarsi di validi e motivati collaboratori, ottimizzare l’organizzazione e le risorse a propria disposizione in maniera da contraddistinguersi quale partner affidabile per le autorità internazionali e cantonali. I risultati del vostro lavoro non sono sempre immediati – in quanto frutto di procedimenti penali vasti e assai complessi – ma il perseguimento dei criminali e la certezza della punizione rappresentano un indispensabile anticorpo a disposizione della nostra società non solo per combattere, ma anche per prevenire la criminalità.
Una criminalità che si presenta sempre più organizzata e strisciante. È innegabile che la vicinanza del nostro territorio a Milano e alla Lombardia espone il Ticino al pericolo delle organizzazioni criminali italiane, che hanno palesato il loro ampio radicamento nel sostrato socio-economico lombardo. Si segnalano anche da noi diversi eventi e casi, oltre le inchieste contro esponenti e attività, riconducibili indubbiamente ad atteggiamenti e modalità tipici delle ‘ndrine calabresi e delle cosche. Il Ticino e la Svizzera non hanno ancora preso sufficientemente coscienza di questa pericolosa minaccia, che ci sta toccando sempre più e per la quale non abbiamo ancora sviluppato i necessari anticorpi.
Ringrazio tutti coloro che durante questi dieci anni si sono adoperati a livello federale e cantonale a prevenire, perseguire e chiarire i reati relativi alla criminalità organizzata, a quella economica, al riciclaggio di denaro e al terrorismo. Il contributo offerto in questo decennale di attività alla salvaguardia della Giustizia, degli interessi della Svizzera e del Ticino, e dell’immagine della piazza finanziaria ticinese, meritano il riconoscimento di tutta la Comunità.
Discorso pronunciato dal Consigliere di Stato Norman Gobbi
in occasione del decennale della sede distaccata di Lugano del Ministero pubblico della Confederazione.
Lugano, 1° aprile 2014