Comunicato stampa
I Cantoni intendono coordinare meglio la lotta contro la criminalità informatica e unire i loro sforzi in questo settore. Il Dipartimento delle istituzioni informa che nella riunione autunnale del 12 novembre 2020 la Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CDCGP) ha approvato i termini di un accordo amministrativo stipulato con la Conferenza dei comandanti cantonali di polizia (CCPCS). Tale accordo, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2021, disciplina l’organizzazione e il finanziamento di una rete di supporto digitale alle indagini sulla criminalità informatica (NEDIK).
La rete NEDIK, fondata nel 2018 dalla CCPCS, mira a concentrare le risorse specializzate affinché la lotta contro la criminalità informatica possa essere condotta in modo coordinato ed efficiente. L’accordo amministrativo appena concluso regola l’organizzazione e il finanziamento delle prestazioni dei singoli Corpi di polizia cantonali nell’ambito di NEDIK a favore di tutti i Corpi di polizia in Svizzera.
NEDIK ha il compito, tra le altre cose, di garantire il reciproco trasferimento di conoscenze, di redigere una panoramica nazionale dei casi e di permettere la classificazione dei casi intercantonali. La rete NEDIK contribuisce inoltre alla prevenzione, collaborando con la Prevenzione svizzera della criminalità e con il Centro nazionale per la sicurezza informatica (NCSC).
Per il CDCGP e il CCPCS questo accordo costituisce un passo importante nella lotta contro la criminalità informatica. Attraverso NEDIK si assicura infatti la presenza di un organismo che promuove e coordina la cooperazione tra i Cantoni e tra i Cantoni e la Confederazione in questo particolare campo, segnatamente per quanto riguarda il fenomeno della pedocriminalità.
Coordinamento della cooperazione nazionale e internazionale nella lotta alla pedocriminalità
Per combattere la criminalità informatica NEDIK utilizzerà strumenti analitici specifici e gestirà un database centralizzato delle conoscenze.
La gestione della lotta contro la pedocriminalità, che sarà una delle priorità di NEDIK, sarà assunta dalla Polizia cantonale di Berna a partire dal 1° gennaio 2021. La stessa coordinerà la sorveglianza « peer-to-peer », nonché le indagini segrete in assenza di sospetti condotte dai Cantoni nel campo digitale.
Il presidente del CCSPA Mark Burkhard, ha sottolineato l’importanza delle indagini preventive, in particolare nella lotta contro la pedocriminalità: «Oggi in tutta la Svizzera sono occupati a tempo pieno quasi 18 posti – circa tre volte di più rispetto a prima della creazione di NEDIK – per indagini in assenza di sospetti, con particolare attenzione all’ambito della pedocriminalità».
Negli anni la criminalità è divenuta sempre più transnazionale. Aspetto quest’ultimo di particolare valenza per la criminalità informatica e la pedocriminalità. In quest’ambito le inchieste possono essere condotte con successo unicamente attraverso l’intensa collaborazione tra i Cantoni e con la Confederazione. Quest’ultima gioca poi l’importante ruolo di gestire i rapporti con le autorità estere. In seno al NEDIK, fedpol assume dunque il ruolo di coordinatrice sovracantonale e transnazionale, in particolare con i partner Europol e Interpol. In base al mandato NEDIK, fedpol si occupa inoltre di analizzare e indirizzare le segnalazioni delle autorità estere, ad esempio quelle relative a transazioni sospette in ambito di pedocriminalità, note come NCMEC, da parte delle autorità statunitensi. Questo a favore delle magistrature cantonali che in questo modo possono istruire i procedimenti, non appena un sospetto viene confermato. Fedpol elabora pure i rapporti di analisi e rappresenta la Svizzera in seno a gruppi di esperti internazionali.
Attualmente le forze di polizia cantonali e fedpol impiegano circa 300 persone che si occupano esclusivamente di lotta contro la criminalità informatica.