Comunicato stampa
Sono tre gli assi di intervento sui quali sta lavorando il Dipartimento delle istituzioni per ridefinire il ruolo e il funzionamento del Comune: la riforma dei compiti, della dimensione e del funzionamento. In quest’ultimo ambito si inserisce il progetto “Buon governo”, una prima a livello svizzero, che attraverso il coinvolgimento dei Comuni e dei cittadini intende accompagnare le realtà comunali nell’adottare strumenti di lavoro appropriati e al passo con i tempi. È quanto presentato oggi in conferenza stampa dal Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi con la partecipazione del Capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa e dei sindaci di Faido Corrado Nastasi e di Tresa Piero Marchesi.
L’evoluzione delle aspettative della cittadinanza nei confronti delle istituzioni, i cambiamenti avvenuti dal punto di vista socio-economico e territoriale nonché la crisi sanitaria in corso hanno mutato profondamente le realtà locali. In quest’ottica la Sezione degli enti locali ha intrapreso una serie di riflessioni per ripensare il ruolo e la missione del Comune ticinese.
In particolare si sta lavorando su tre fronti:
1. la riforma della dimensione – con quali risorse governare (Aggregazioni)
2. la riforma dei compiti – in quali ambiti governare (Ticino2020)
3. la riforma del funzionamento – con quali strumenti e procedure governare (Responsabilità sociale del Comune, Buon governo)
Nella revisione dei meccanismi sui quali si fonda l’operato dei Comuni si inserisce il modello del “Buon governo”, il progetto presentato in conferenza stampa dal Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi e dal Capo della Sezione degli enti locali (SEL) Marzio Della Santa. Un’iniziativa, portata avanti dalla SEL con l’adesione dei Comuni di Faido e di Tresa, che vuole ridefinire la metodologia e gli strumenti a disposizione degli enti locali per la gestione della cosa pubblica.
Grazie all’accompagnamento di alcuni collaboratori della Sezione degli enti locali i due Comuni coinvolti nel progetto pilota potranno adottare nuove modalità di lavoro. L’obiettivo è quello da una parte di adeguare il modo di lavorare per essere al passo con i tempi e soddisfare le nuove esigenze dei cittadini e dall’altra di seguire le procedure corrette per evitare ad esempio di commettere errori formali che potrebbero anche sfociare in sanzioni.
Si tratta di un progetto innovativo e una prima a livello svizzero che vede la Sezione degli enti locali assumere un ruolo di consulente nei confronti dei Comuni e che inoltre introduce un approccio più partecipativo. Infatti, basandosi sulla democrazia diretta che regge il sistema federalista svizzero, i cittadini sono coinvolti attivamente nelle fasi del Buon governo in modo da costruire un concetto condiviso e quindi accettato.
Dopo le esperienze con i Comuni di Faido e di Tresa che dureranno per tutta la legislatura 2021-2024 si stilerà un bilancio dell’esperienza e le conclusioni saranno inserite nella modifica del quadro normativo (la revisione della Legge organica comunale) che prenderà avvio prossimamente.