Norman Gobbi presenta alcune particolarità della campagna “Acque sicure”
Questa settimana terminano le scuole. C’è aria di vacanza e i recenti ponti festivi hanno dimostrato come il Ticino potrà contare su un buon afflusso di turisti. I nostri corsi d’acqua, i nostri laghi e le piscine saranno ben frequentati (tempo permettendo). Un sollievo per attenuare il caldo e un piacere per molti che usano fiumi e laghi per fare sport. Affinché il tempo libero sia davvero sempre un piacere occorre però prestare qualche attenzione. In questo senso, per un “Ticino sicuro”, il Dipartimento delle istituzioni sta puntando molto sulla sensibilizzazione e sulla prevenzione, con campagne mirate. “In concomitanza con la fine delle scuole è partita la nostra campagna “Acque sicure”. Un impegno a 360 gradi per sensibilizzare non solo i turisti, ma pure i residenti a godere le bellezze del Ticino, senza però correre inutili rischi, che potrebbero trasformare una giornata spensierata in una tragedia”, afferma il Consigliere di Stato e responsabile del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. “Quest’anno tra le note positive vi è una rafforzata collaborazione con i Comuni. Con la Città di Lugano, per esempio, la commissione cantonale Acque sicure ha attivato un rapporto più stretto, in particolare per la zona della Foce del Cassarate (ma non solo), dove lo scorso anno vi sono stati due annegamenti. Questa collaborazione è benvenuta e permette di fare un lavoro ancora più approfondito di prossimità. Chi meglio dei luganesi può centrare la tematica dei pericoli alla Foce? Nessuno. Questo discorso sulla competenza legata alla prossimità è decisivo per dare le giuste risposte ai problemi delle ticinesi e dei ticinesi. Inoltre la collaborazione tra il Cantone e il Comune permette di sviluppare forme di prevenzione utilizzate in modo efficace in altre parti del Ticino. Per esempio Lugano ha deciso di introdurre i pattugliatori, ossia quelle persone che “sorvegliano” gli spazi vicini alle acque (in questo caso alla Foce), che già hanno dato buoni risultati lungo i fiumi Maggia e Verzasca”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
Il 2021 ha registrato un alto numero di annegamenti in Ticino: ben nove. “Questo è uno dei motivi che ci spinge a fare ancora più prevenzione e sensibilizzazione. L’ho sempre sostenuto: anche un solo annegamento è già un annegamento di troppo. Ogni occasione deve essere sfruttata per rendere attenti ai pericoli, che sono insiti nella natura (e nella forza della natura). Senza spaventare nessuno, perché il tempo libero deve poter essere sfruttato per rigenerarsi, per trovare piacere approfittando della bellezza del nostro territorio. Basta solo metterci un po’ di… prudenza, perché fa la differenza!”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.