NORMAN GOBBI
Sono nato il 23 marzo 1977 sotto il segno dell’ariete, l’anno d’inizio della saga cinematografica “Star Wars”. Sono cresciuto velocemente sia in altezza che in peso.
Ho iniziato presto a praticare sport, ma i peccati di gola – i miei nonni paterni gestivano un ristorante, una bottega e una panetteria – erano troppi e quindi le lezioni di ginnastica, nuoto, sci e hockey non sono servite a molto. Mi sono poi corretto all’alba dei 40 anni, ridefinendo la mia linea ma non quella politica.
Scherzi a parte, sono cresciuto in Alta Leventina, per poi spostarmi a Bellinzona, Zurigo e infine a Lugano per gli studi universitari.
Le caratteristiche del mio segno zodiacale sono evidenti: una testa dura e “tiepida” (troppo calda può far male!), sono sempre disposto ad aiutare e apprezzo la sincerità e le amicizie vere. Incontro volentieri le persone per “fa quatar ciaciar”, prestando a tutte la medesima attenzione indipendentemente dal ruolo e dalla loro posizione sociale. L’ascolto mi consente di entrare in sintonia con gli altri, dedicando tutta la mia attenzione e evitando nel contempo di anteporre l’ego all’altrui individuo.
Un altro tratto caratteristico del mio segno zodiacale è la determinazione: quando mi prefiggo un obiettivo mi impegno più che posso nel raggiungerlo.
Ho iniziato ad appassionarmi alla politica da ragazzino, già alle scuole medie, durante le lezioni di storia e geografia, quando si dibattevano i temi in votazione. Una piccola palestra di civica, che mi ha convinto a entrare in politica all’età di 18 anni. L’anno successivo mi sono avventurato per la prima volta al fronte: nel 1996, sulla lista della Lega dei Ticinesi a Quinto abbiamo ottenuto un successo inatteso: due candidati, quattro eletti in Consiglio comunale!
Da quel momento, grazie al sostegno di molti cittadini, nel 1999 sono entrato in Gran Consiglio per poi essere eletto alla Presidenza del Parlamento nel 2008-2009. Sempre nel 2008 sono stato scelto per il Municipio di Quinto, mentre nel 2010 sono diventato Consigliere Nazionale.
Il 10 aprile 2011 il Popolo ticinese mi ha chiamato a soli 34 anni alla carica di Consigliere di Stato della Repubblica e Cantone Ticino, dove ho assunto la direzione del Dipartimento delle istituzioni.
Il 19 aprile 2015 le cittadine e i cittadini mi hanno confermato la fiducia per un secondo mandato in Governo con 73’540 voti personali.
Il 7 aprile 2019 ho ottenuto un’ulteriore conferma per il terzo mandato in Governo con 71’312 voti personali, risultando il Consigliere di Stato più votato.
Il 2 aprile 2023 sono stato nuovamente scelto per il quarto mandato in Governo con 64’027 voti personali.
Nel 2015-2016 e poi nel 2020-2021 ho avuto il grande onore di ricoprire la carica di Presidente del Consiglio di Stato.
Rappresento inoltre il Ticino in diverse conferenze intercantonali.
Sono membro del Comitato direttivo della Conferenza dei governi cantonali (KDK), del Comitato direttivo della Conferenza dei Direttori dei Dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (KKJPD), dove presiedo la Commissione nazionale permanente del diritto penale.
Sono membro del Comitato direttivo della Conferenza governativa dei Direttori cantonali del militare, della protezione della popolazione e dei pompieri (RK MZF), che ho presieduto dal 2013 al 2021, facendo altresì parte della Piattaforma politica della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (SVS).
A livello di cooperazione transfrontaliera rappresento il nostro Cantone in due consessi.
Sono delegato del Governo cantonale alla Regio Insubrica, comunità di lavoro transfrontaliera con le Regioni limitrofe di Lombardia e Piemonte, assumendone più volte la presidenza.
Sono delegato dal Consiglio di Stato alla comunità di lavoro alpina Arge-Alp, che riunisce le regioni alpine di Ticino, Grigioni, San Gallo, Lombardia, Trentino, Alto Adige, Voralberg, Tirolo, Salisburgo e Baviera.
Faccio inoltre parte di due Consigli di Fondazione e comitati associativi.
Sono Vicepresidente della Fondazione Alpina per le Scienze della Vita (FASV) di Olivone e Presidente della Fondazione Nizzola.
Sono Presidente dell’Associazione del Tiro Storico del San Gottardo, vicepresidente dell’Alleanza Sicurezza Svizzera, membro di comitato dell’Associazione ticinese dei giochi tradizionali svizzeri.
LA FAMIGLIA
Sono felicemente sposato con mia moglie Elena e orgoglioso papà di Gaia e William.
Dopo sette anni di convivenza, ho sposato Elena (nata Zucchetti) nell’agosto 2008. Elena, da sempre e la prima persona che mi sostiene in tutte le sfide che scelgo di affrontare.
Il 30 dicembre 2010 è nata Gaia e l’8 maggio 2012 è nato William. Loro sono i nostri due principi e tutti assieme viviamo in Leventina.
I Gobbi formano assieme ai Piccoli e ai Gianolli le famiglie patrizie di Piotta. La famiglia Gobbi-Vais di Piotta é uno dei tanti rami dei Gobbi leventinesi. Le stesse famiglie sono pure boggesi (diritto di carico) dell’Alpe di Ravina. Dal 2012 faccio parte dell’Ufficio patriziale, la sola carica compatibile con quella di Consigliere di Stato; una scelta dettata dall’amore per le radici e il rispetto della tradizione.
Sono figlio di Mirko Gobbi e Patrizia Gobbi-Bertolotti, dal cui matrimonio siamo nati io e mio fratello Egon.
I miei nonni paterni sono Dante Gobbi (1929-2020), imprenditore-commerciante e agricoltore, e Selma Gobbi-Burgener (1930-2001), sarta. Entrambi di origini Leventinesi e Bernesi, hanno sempre vissuto in Valle. Hanno dedicato la loro vita alla gestione del negozio, del ristorante e della panetteria di loro proprietà a Piotta. Dal loro matrimonio sono nati Danilo (1956), Mirko (1957), Fosco (1960) e Paolo (1963-1967).
I miei nonni materni sono Angelo Bertolotti (1930), meccanico di precisione, e Silvana Bertolotti-Bancora (1930-2021), segretaria. Entrambi originari di Lugano (Cassarate e Besso), hanno vissuto lunghi anni in Leventina, per poi ritornare nella loro Lugano. Dal loro matrimonio sono nate Patrizia (1956), Raffaella (1961) e Katia (1971).
I MIEI VALORI
Con i valori ci si comporta come con molte cose importanti della nostra vita: solo quando non ci sono più appare evidente quanto essi manchino.
Le decisioni politiche sono sovente fondate su valori individuali e comunitari. Dobbiamo mantenere questo legame implicito tra valori fondanti e decisioni prese, così da garantire la guida per l’azione politica, valorizzando la sua sostanza e la sua forza.
È quindi fondamentale ribadire i valori, proprio per avere quella forza di identità che ci contraddistingue in un mondo ormai globalizzato e apparentemente piatto, dove però l’uomo necessita di picchi cui aggrapparsi e di punti di riferimento cui rivolgersi nei momenti di smarrimento. Le nuove generazioni ci chiedono sempre maggiormente degli obiettivi da perseguire nella loro vita.
Succede però spesso che per non “far torto a nessuno” o “evitare discussioni” le persone rifiutino di prendere posizione su determinati temi: se ci mettiamo poi il “politicamente corretto”, allora l’annacquamento del dibattito politico e delle posizioni è ancora più intollerabile. Apprezzo pertanto le persone con posizioni chiare e valori riconoscibili.
Personalmente mi piace prendere posizione senza “schivare l’oliva” e senza aver paura di “dare fastidio a qualcuno”. Sono attitudini che vorrei ritrovare anche nell’avversario politico, poiché la discussione e la ricerca di soluzioni condivise sarà facilitata.
Lealtà, pragmatismo, schiettezza, identità territoriale, amore per la Patria (il nostro territorio e la nostra popolazione). Sono questi i valori su cui ho deciso di costruire le mie posizioni politiche. In ogni occasione mi piace poter condividere le mie visioni e confrontarmi liberamente. Sono disposto, se del caso, ad uscire sconfitto, ma sono infastidito da chi gioca in modo scorretto o abbandona subito la battaglia.