I gruppi carnevaleschi svizzeri si sono riuniti questo sabato a Bellinzona; c’è fiducia circa un ritorno alla normalità per la prossima stagione.
A Bellinzona si respira già aria di carnevale, nonostante ci si trovi ben in anticipo coi tempi. La causa, è stata la riunione di Hefari, l’associazione svizzera dei carnevali, che ha avuto luogo all’Espocentro. Tuttavia, per i carnevali, anche il 2023 sarà un anno ricco di incognite, tra guerra e crisi energetica. I colleghi di Ticinonews hanno sentito Paolo Deprati, presidente di giornata e membro della società Rabadan.
In attesa del via libera delle autorità
Da parte delle società carnevalesche trapela cauto ottimismo: “come strategia non abbiamo ancora elaborato niente, aspettiamo che le autorità comunali e cantonali ci dicano se hanno intenzione o meno di attuare delle limitazioni. Malgrado ciò, dopo due anni di pandemia speriamo che ci venga dato via libera per proseguire con una buona dose di normalità”.
Il dialogo, l’importanza di stare assieme
In questo senso, le autorità sperano di dover attuare il minor numero di misure possibile. Norman Gobbi ha messo l’accento sull’importanza del dialogo con le varie associazioni: “sono motivati ed è importante che abbiano qualche certezza, ce l’hanno chiesto e sarà importante dialogare con loro. Sappiamo benissimo che anche nella popolazione c’è questo bisogno di stare assieme, passare dei momenti di festa per alleggerire la testa dai problemi di cui stiamo risentendo un po’ tutti: covid, guerra, possibile penuria energetica”.
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Da www.ticinonews.ch
(Immagine: www.rabadan.ch)