Detenuti psichiatrici anche dopo aver scontato la pena: ‘Rarissimi’
Per gestire al meglio i detenuti con problemi psicologici e per garantire in generale un adeguato servizio medico ai carcerati, il Dipartimento istituzioni ha di recente costituito un gruppo di lavoro con l’incarico di studiare adeguate soluzioni. È quanto riferito giovedì in parlamento dal consigliere di Stato Norman Gobbi alla luce anche delle indicazioni scaturite dal rapporto della Commissione nazionale per la prevenzione della tortura che lo scorso novembre ha svolto un sopralluogo di due giorni nelle principali strutture detentive ticinesi: penitenziario cantonale della Stampa, destinato alle persone in esecuzione di pena, e l’attiguo carcere giudiziario della Farera, riservato a coloro che vengono posti in detenzione preventiva o per necessità d’inchiesta.
Il Di, ha proseguito Gobbi, si è pure espresso sul “disappunto” della Commissione granconsiliare di sorveglianza delle condizioni di detenzione per “l’irrisolto problema dei carcerati afflitti da gravi patologie che, nonostante abbiano interamente scontato la pena, restano in carcere per mancanza di strutture”. « I casi sono estremamente rari e comunque la loro detenzione è ordinata dalle autorità giudiziarie a causa della pericolosità della persona per sé e per gli altri », ha sottolineato Gobbi.
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