Nuovi alloggi per richiedenti l’asilo: Gobbi rispedisce al mittente la richiesta
“È una proposta indecente: Berna vuole caricare sulle spalle dei Cantoni anche il 50 per cento dei costi per realizzare nuovi – e a suo dire – urgenti alloggi per richiedenti l’asilo”. Il Consigliere di Stato Norman Gobbi non usa mezzi termini, come suo modo di fare, bollando e rispedendo al mittente la richiesta. “Nello stesso tempo anche i Cantoni hanno preso una posizione contraria a quanto proposto dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Nel recente incontro della KKJPD, la conferenza delle direttrici e dei direttori di giustizia e polizia, ho esposto la nostra ferma contrarietà. Una posizione, tra l’altro, che come Cantoni dovevamo comunicare a stretto giro di posta, senza una vera e propria consultazione. Un no chiaro indicato soprattutto da quei Cantoni come il Ticino che già oggi sono costretti a fare molto sul tema dell’asilo, in virtù della loro posizione geografica di confine”.
Ma perché la SEM arriva con questa proposta? “Secondo le previsioni sull’andamento degli arrivi di richiedenti l’asilo nel 2024, la Segreteria di Stato della migrazione ritiene di non avere alloggi collettivi sufficienti sul territorio svizzero. Nella seconda metà di quest’anno mancherebbero 1’600 posti, che dovranno aggiungersi ai 10’500 totali oggi a disposizione. La SEM propone un investimento complessivo di circa 60 milioni di franchi, da suddividere 50/50 tra Confederazione e Cantoni. Il credito servirebbe per realizzare alloggi in strutture modulari, che altro non sono che i container adeguatamente predisposti per accogliere richiedenti l’asilo. La proposta di adibire questi speciali container quali alloggi era però stata respinta dalle Camere federali. In quel caso si trattava di un investimento superiore. Anche se in maniera più ridotta, ciò che era uscito dalla porta rientra dalla finestra”.
Ma il Direttore del Dipartimento Norman Gobbi non è sorpreso dalla richiesta di finanziare fifty-fifty l’investimento per nuovi alloggi in ambito d’asilo. “Infatti – spiega – appena la consigliera federale Karin Keller-Sutter, responsabile delle finanze, aveva parlato di risparmi nel bilancio 2025 il settore dell’asilo figurava tra quelli su cui occorreva intervenire. Un’impostazione che condivido, personalmente, ma non chiamando alla cassa i Cantoni! Sulla necessità concreta di aumentare il numero di alloggi per gli RA a mio giudizio ci sono altre soluzioni praticabile, che non comportano una spesa così onerosa per la Confederazione”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 11 febbraio 2024 de Il Mattino della domenica