Conferenza dei Governi cantonali, focus sull’imposta federale diretta e sui tagli ai trasporti regionali annunciati da Berna
La Conferenza dei governi cantonali (CdC), in occasione della sua riunione plenaria svoltasi a Bellinzona, ha respinto una riduzione della quota cantonale dell’Imposta federale diretta (IFD). Chiede inoltre alla Confederazione di astenersi dai previsti tagli al finanziamento del trasporto regionale di passeggeri.
Il Parlamento sta attualmente discutendo un’iniziativa parlamentare sull’assistenza integrativa all’infanzia per le famiglie, che costerà alla Confederazione circa 800 milioni di franchi all’anno a partire dal 2025. Il Consiglio federale respinge la proposta e chiede che i cantoni contribuiscano al finanziamento proponendo una riduzione della quota cantonale dell’imposta federale diretta di 0,7 punti percentuali al 20,5%.
Per i governi cantonali è fuori discussione che i risparmi previsti a livello federale siano realizzati unilateralmente a spese dei Cantoni. “Se la Confederazione vuole mantenere la sua richiesta di finanziamento aggiuntivo per gli asili nido e farne un compito federale, deve attingere autonomamente a nuove fonti di finanziamento”, si legge in un comunicato.
La CdC respinge anche i previsti tagli al finanziamento del trasporto regionale di passeggeri. Teme infatti che si traducano con un ulteriore onere per i cantoni dovuto alla mancanza di una compensazione federale o a una riduzione dei servizi di trasporto pubblico. Un peggioramento dell’offerta sarebbe estremamente problematico per il raggiungimento degli obiettivi climatici e per l’aumento della quota di trasporto pubblico richiesto a livello politico, precisa.
In febbraio il Consiglio federale ha deciso di effettuare tagli lineari del 2% rispetto al piano finanziario dell’anno precedente che si applicheranno nel 2024, 2025 e 2026. “Sappiamo per esperienza che i Cantoni devono fornire un certo livello di servizi in molti settori. Una riduzione del budget della Confederazione aumenterebbe direttamente o indirettamente il loro onere finanziario. Pertanto, i trasferimenti diretti di costi che non lasciano ai Cantoni alcun margine di manovra dovrebbero essere respinti”, afferma.
L’Assemblea plenaria è l’organo decisionale supremo della CdC. Un membro di ciascuno dei 26 governi cantonali della Svizzera si riunisce quattro volte l’anno.
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La CDC festeggia 30 anni di attività
La Conferenza dei Governi cantonali è stata costituita nel 1993 e in questi anni, si legge nel comunicato del Consiglio di Stato, “ha assunto un ruolo di crescente importanza nelle dinamiche del federalismo svizzero, costituendosi come interlocutore di riferimento per la Confederazione e uno strumento per permettere ai Cantoni di allineare la propria posizione sui temi considerati di interesse strategico”.
In occasione del trentesimo anniversario, la Conferenza dei Governi cantonali ha deciso di organizzare le proprie assemblee plenarie in ognuna delle regioni linguistiche del Paese così come degli eventi per coinvolgere i giovani interessati alla politica e riflettere su temi legati a federalismo, partecipazione democratica e coesione sociale.
Il programma della visita in Ticino dei delegati della Conferenza dei Governi cantonali è iniziato nella serata di giovedì 21 settembre con l’accoglienza degli ospiti, una visita al centro storico di Bellinzona e momenti conviviali, riferisce la nota. Il momento di confronto e approfondimento si è tenuto venerdì 22 settembre, sempre nell’Aula del Gran Consiglio
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