Giornale del Popolo – Redazione.
L’anno prossimo gli automobilisti ticinesi pagheranno meno per l’imposta di circolazione. Il motivo? I correttivi introdotti a inizio 2017 nel meccanismo dell’imposta di circolazione, fa sapere il Governo, hanno portato a un saldo positivo bonus- malus superiore di circa un milione di franchi, rispetto a quanto preventivato. In base al principio della neutralità finanziaria del programma di ecoincentivi, questo importo sarà dunque ridistribuito agli automobilisti, riducendo le imposte di circolazione. A beneficiarne sarà soprattutto la categoria più penalizzata lo scorso anno (121-130 grammi di CO2/km). L’attuale sistema di calcolo per l’imposta di circolazione, ricorda nella propria nota il Consiglio di Stato, si basa sul principio degli ecoincentivi, premiando le automobili più efficienti. La crescita del numero di veicoli in circolazione nel nostro Cantone – ch e aveva portato con sé un aumento dei beneficiari degli “e cobonus” – aveva tuttavia reso sempre più difficile per il Cantone rispettare il principio della neutralità finanziaria del sistema di sovvenzioni. All’inizio di quest’anno si era reso necessario intervenire, adeguando i coefficienti che stabiliscono l’importo che ogni conducente è tenuto a pagare. Ciò aveva comportato un aumento dell’importo per alcune categorie di vetture. Ma, siccome nel 2018 il meccanismo dell’imposta si baserà ancora sul principio degli ecoincentivi, il Consiglio di Stato ha approvato mercoledì una modifica del Regolamento di applicazione della Legge sulle imposte e tasse di circolazione dei veicoli a motore. Una decisione che permetterà di azzerare il saldo positivo registrato dal sistema: le eccedenze accumulate nel 2017 saranno infatti redistribuite agli automobilisti del Cantone, garantendo la neutralità finanziaria prevista dalla legge. A beneficiare della compensazione finanziaria nel 2018 saranno come detto soprattutto i veicoli colpiti lo scorso anno da un forte aumento dell’imposta, ad esempio i veicoli con emissione di CO2 compresa fra 121 e 130 grammi al chilometro. In questo caso il coefficiente di moltiplicazione passa da 1 a 0,95. Leggera riduzione anche per i veicoli colpiti da malus (ossia un’e m i ssi one di CO2 superiore a 140 grammi), per cui il coefficiente di moltiplicazione viene ridotto dello 0,02. Confermata invece per il 2019 l’intenzione del Governo di rivedere la formula di calcolo. A questo proposito l’Esecutivo ha fatto sapere che entro la prossima estate sarà presentato il messaggio apposito, che dovrà «tradurre in realtà la proposta finale del Gruppo di lavoro che è stato incaricato di sviluppare il nuovo meccanismo, proposta che cercherà ovviamente di tener conto dell’esito della passata consultazione e delle iniziative popolari p endenti».