Norman Gobbi: “La nostra democrazia ha bisogno di cittadini coinvolti nella gestione della cosa pubblica”
“Buon Governo”, un nome, una garanzia ci verrebbe voglia di dire… Ma che cos’è questo “Buon Governo” che certo tutti si augurano e tutti vorrebbero avere? Lo abbiamo chiesto al Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. “Buon Governo è il titolo di un progetto che abbiamo lanciato con la Sezione degli enti locali. Un’iniziativa che si inserisce nelle molteplici attività che stiamo portando avanti con e per i Comuni. In questo caso si tratta di una prima a livello svizzero – sottolinea il Consigliere di Stato – con la quale vogliamo aumentare e favorire la partecipazione dei cittadini nelle scelte politiche che toccano il proprio Comune. Faido e Tresa sono i due Comuni in cui abbiamo iniziato il progetto. A Faido nel corso di tre mattinate il Municipio, il Consiglio comunale, i funzionari dirigenti e i rappresentanti dei cittadini si sono riuniti per progettare lo sviluppo del Comune con l’orizzonte posto al 2032. In particolare, grazie al coinvolgimento di alcuni collaboratori della Sezione degli enti locali, sono stati definiti la visione, gli obiettivi e le azioni strategiche per i prossimi dieci anni. In buona sostanza si tratta di individuare che cosa si vuole fare e quali sono le priorità per il Comune. Il tutto facendo partecipare il più possibile i cittadini in queste scelte, così da avere già una condivisione iniziale”.
A Faido sabato scorso il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha voluto toccare con mano il lavoro portato avanti con questo progetto. E ne ha tratto una buona impressione: “Ho visto un’ottima partecipazione all’iniziativa che dà un nuovo slancio alle istituzioni locali e rende ottimisti per il futuro della democrazia diretta. La democrazia necessita di cittadini che vogliono contribuire per il bene comune, consapevoli dei propri diritti e coscienti degli strumenti a loro disposizione. Parafrasando una canzone di Giorgio Gaber si potrebbe dire che “libertà è partecipazione”. L’esercizio svolto con il Comune di Faido ci dimostra che per ottenere politiche locali capaci di soddisfare i bisogni della comunità occorre reinterpretare il ruolo del legislativo e dell’esecutivo, nonché il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni politico-strategiche del Comune».
Il progetto sta trovando l’accoglienza sperata da parte degli amministratori comunali. “È un elemento decisivo quello della condivisione del progetto. Le esperienze di Faido e di Tresa dureranno per tutta la legislatura 2021-2024 e al termine verrà stilato un bilancio dell’esperienza. Le conclusioni saranno inserite nella revisione della Legge organica comunale che intendiamo avviare prossimamente”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.