Un progetto pilota congiunto permetterà di determinare se questo strumento potrà essere adottato da tutti gli agenti di polizia
“È necessario avere degli elementi concreti per valutare attentamente se è il caso di utilizzare le bodycam o meno in polizia in Ticino”. Lo afferma Renato Pizolli, portavoce della polizia cantonale, riferendosi al progetto pilota iniziato ad agosto che permetterà di determinare se queste micro-camere potranno essere adottate da tutti gli agenti.
Per il momento otto telecamere sono state date in dotazione alla polizia cantonale e altre otto alla comunale di Lugano e la sperimentazione proseguirà ancora per alcuni mesi. “Vengono acquisiti tutta una serie di dati sull’esperienza che si fa nel servizio e questi vengono valutati secondo criteri di logistica, di operatività e sotto gli aspetti giuridici”, continua Pizolli.
Eventuali criticità, come lo stoccaggio dei dati o aspetti legati alla privacy, saranno riviste sulla base dell’esperienza per fissare correttivi o limiti. Il primo rapporto sulla sperimentazione potrebbe già giungere nei primi mesi del prossimo anno.
Da www.rsi.ch/news