Dal 3 al 21 novembre si tiene a livello federale un’esercitazione (denominata “ERSS 2014”) durante la quale su tutto il territorio nazionale saranno simulate tre situazioni di crisi: un cyber-attacco ai sistemi di produzione di energia elettrico, l’arrivo di una tempesta e un’epidemia influenzale.
All’esercizio partecipano organi della Confederazione, dei Cantoni e di alcune città, con l’appoggio dell’esercito e di terzi, come la grande distribuzione e i gestori di reti stradali, ferrovia, telecomunicazioni ed energia.
Sull’arco di quasi tre settimane si cercherà di valutare la capacità di reazione del sistema per capire se la Svizzera è in grado di far fronte contemporaneamente alle diverse situazioni di crisi.
Anche il Canton Ticino sta facendo la sua parte. Ogni Cantone aveva la facoltà di scegliere lo scenario da esercitare. La scelta ticinese è caduta su la penuria di energia elettrica. In questi giorni infatti, al Centro d’istruzione della protezione civile di Rivera, è stato analizzato dettagliatamente lo scenario approfittando dell’occasione per sensibilizzare un pubblico mirato sulle implicazioni di una tale situazione.
Nel corso dell’esercizio, coordinato dal nucleo operativo di condotta – l’organo cantonale chiamato a gestire situazioni di emergenza – sono stati approfonditi temi fondamentali come la gestione della comunicazione, la distribuzione dei ruoli e l’individuazione delle priorità e sono stati messi alla prova la collaborazione tra i partner coinvolti (dai servizi dell’Amministrazione cantonale, ai principali attori dell’economia privata, alle forze dell’ordine, agli enti di primo intervento e via dicendo) e l’efficacia dei processi per la gestione della crisi. Negli ultimi anni il numero di eventi critici è aumentato costantemente e le istituzioni pubbliche devono essere pronte, con tutti gli strumenti necessari, per affrontare in modo efficace la crisi che potrebbe minacciare la sicurezza pubblica.
Tutti gli attori coinvolti, suddivisi per settore di competenza, hanno analizzato la situazione e hanno formulato una serie di proposte operative e soluzioni. Tutti gli spunti di riflessione confluiranno al termine dei lavori in un rapporto che sarà poi inoltrato ai partner della Confederazione che saranno d’aiuto alle sfide dei prossimi anni.
Durante la giornata è stato presente anche il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, che riveste il ruolo di Presidente della piattaforma politica della Rete integrata Svizzera per la sicurezza, che ha potuto constatare l’entusiasmo dei partecipanti.