A partecipare i comuni di Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo. L’obiettivo è il voto entro il 2026.
La Commissione che è stata incaricata dal Consiglio di Stato di elaborare la proposta di aggregazione per il Basso Mendrisiotto ha formalmente dato avvio ai lavori per lo studio relativo al processo aggregativo.
A confermarlo questo lunedì mattina sono i comuni interessati – ovvero Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo – attraverso una nota diffusa dal Municipio di Chiasso.
«I lavori sono iniziati con degli obiettivi ben precisi e tra questi la volontà di operare nella piena trasparenza verso la popolazione che sarà puntualmente informata», conferma la Commissione.
Un primo checkpoint sui lavori dovrebbe quindi arrivare «entro l’estate del prossimo anno».
La popolazione verrà poi coinvolta – attraverso il voto – nella seconda metà del 2026. Un traguardo ideale, questo, che permetterebbe al neonato Comune di inaugurare il suo nuovo corso all’inizio della prossima legislatura quadriennale.
Da www.tio.ch
(Immagine: copyright comune Balerna)
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Aggregazione nel basso Mendrisiotto, la Commissione ha dato inizio allo studio
Un ulteriore passo avanti è stato fatto nel Basso Mendrisiotto per l’aggregazione dei comuni di Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo. Negli scorsi giorni, infatti, la Commissione incaricata di presentare al Consiglio di Stato la proposta di aggregazione ha formalmente dato inizio allo studio, si legge in una nota del Comune di Chiasso.
Popolazione al voto tra due anni
I lavori, viene spiegato, “sono iniziati con degli obiettivi ben precisi e tra questi la volontà di operare nella piena trasparenza verso la popolazione che sarà puntualmente informata sullo stato dei lavori. Una prima comunicazione alla cittadinanza in merito alle analisi ed alle proposte che verranno formulate nello studio aggregativo è prevista entro l’estate del prossimo anno. La cittadinanza dei cinque Comuni sarà invitata ad esprimersi in una votazione popolare che avrà luogo nella seconda metà del 2026 così da permettere, nel caso di risultato positivo della consultazione, la nascita del nuovo Comune in concomitanza con le elezioni comunali del prossimo quadriennio”.
Il progetto
Il progetto di aggregazione tra i cinque comuni del Basso Mendrisiotto, ricordiamo, è nato nell’estate del 2021 quando l’esecutivo di Vacallo ha promosso un primo incontro tra Municipi e Sezione degli enti locali per una discussione sull’ipotesi aggregativa tra sei comuni. Allora c’era infatti anche Novazzano, che in seguito ha deciso di chiamarsi fuori. Un passo indietro che aveva fatto anche Balerna, ma alcuni cittadini hanno promosso una raccolta firme per chiedere l’avvio di una formale procedura di aggregazione nel comprensorio. Iniziativa che è stata dichiarata riuscita dal Municipio a inizio marzo 2023.
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«Meglio che da soli? Si vedrà»
Che si partisse senza scintille non era sulla carta scontato, dato che Balerna è parte dello studio in seguito a una raccolta firme e non per volontà municipale: «Intendiamo rispettare l’esito della raccolta firme senza riserve – dice il sindaco Luca Pagani – e quindi ci impegneremo a lavorare al miglior progetto possibile. Che poi questo sarà meglio dello status quo lo vedremo a studio terminato». Oltre alla votazione popolare consultiva, il progetto dovrà essere avallato anche dai rispettivi Consigli comunali, e i singoli Municipi daranno pure un parere. Sarà allora che si giocherà la vera battaglia. A comporre la Commissione, oltre ai rappresentanti dei cinque Esecutivi, vi è anche Edy Muscionico in rappresentanza dei «firmatari» di Balerna: «Il nostro scopo era quello di presentare alla popolazione uno studio più completo e trasparente possibile e permettere il voto consultivo». Sia Pagani che Muscionico, che in aprile è entrato a sua volta in Municipio, concordano nel dire che la Commissione ha iniziato a lavorare bene. E concordano anche sul fatto che, almeno lo scorso aprile, il tema aggregazione non ha spostato la bilancia politica nel Comune. Ci sarà, insomma, tutto il tempo per discuterne. E così negli altri quattro Comuni.
Da www.cdt.ch