Dal Giornale del Popolo | Norman Gobbi: «Vogliamo adeguare la legge a esigenze mutate nel tempo da parte dei residenti e dei turisti».
Sta venendo alla luce una revisione di legge molto importante. Stiamo parlando della normativa che regolamenta gli esercizi alberghieri e la ristorazione: la Lear.
Infatti, lo scorso ottobre, il Governo aveva istituito un gruppo di lavoro con le varie associazioni di categoria, l’associazione dei Comuni, le Polizie comunali, ecc., con l’obiettivo di proporre riflessioni su più ambiti d’intervento. Inoltre si voleva e si vuole dare una risposta all’iniziativa popolare legislativa “Ticino 3.0 Bar aperti fino alle 3” con la quale si chiedeva una proroga degli orari di apertura degli esercizi pubblici.
Il gruppo di lavoro ha elaborato le sue riflessioni che hanno visto emergere l’esigenza di un sistema di regole più chiare e semplici. Uno spirito che ha poi portato a formulare alcune proposte concrete come ad esempio la proroga degli orari di apertura degli esercizi pubblici alle 2 di notte.
In proposito abbiamo sentito il direttore del DI Norman Gobbi che ora ha in mano il dossier. «Vogliamo adeguare la legge a esigenze mutate anche per il consumo. Gli usi e i costumi dei residenti e dei turisti sono cambiati negli ultimi anni. In particolare vogliamo regolamentare meglio i take away, ma anche mettere ordine nei permessi speciali, allungandoli dagli attuali 15 giorni a 3 mesi per rispondere a necessità nuove, soprattutto nel periodo estivo. Nel contempo vogliamo semplificare, dal punto di vista amministrativo, le regole di un settore che è fortemente sotto pressione come quello dell’albergheria e della ristorazione».
Per quanto riguarda la classificazione degli esercizi pubblici si intende ridurre le denominazioni. «Da un lato intendiamo tutelare quelle che hanno un carattere locale
e tipico come i grotti, ma d’altro lato intendiamo lasciare più libertà ai singoli esercizi pubblici di chiamarsi come vogliono».
Una semplificazione burocratica anche per quanto riguarda i requisiti strutturali e igienici degli esercizi pubblici e le autorizzazioni per gli esercizi con offerta di alloggi.
Tornando sull’orario di chiusura Gobbi spiega: «Vogliamo elaborare un messaggio in tempi brevi soprattutto per rispondere all’iniziativa dei movimenti giovanili che in questa fase coinvolgeremo. Personalmente mi sembra che questo compromesso vada incontro alle loro esigenze, ma anche alle critiche arrivate dalle Polizie comunali e dai Comuni. Ci sarà comunque anche la possibilità di concedere chiusure anticipate. Non sempre e non ovunque è necessario tenere aperto fino alle 2 di notte».
Interesse dai giovani PPD
Da parte sua il Comitato di generazione Giovani prende atto con piacere che l’iniziativa lanciata dai gruppi giovanili abbia attivato il CdS nel rivedere tutti gli aspetti della Legge. Il prolungamento degli orari fino alle 2 nel fine settimana e nei giorni prefestivi è visto con interesse dal Comitato che auspicava questi passi per rendere il Cantone più attrattivo e competitivo.
(Articolo di Nicola Mazzi)