Corriere del Ticino – Massimo Solari.
L’imposta di circolazione del 2018 scende – Ne beneficerà soprattutto chi era stato penalizzato a gennaio Un milione da ridistribuire su oltre 79.000 veicoli – Norman Gobbi: «Entro l’estate la proposta per il 2019»
A gennaio diversi automobilisti potrebbero vivere un secondo Natale. Sì perché dopo la stangata del 2017, l’imposta di circolazione del prossimo anno diminuirà leggermente. Lo ha annunciato ieri il Dipartimento delle istituzioni, precisando che la decisione è stata presa dal Governo alla luce degli incassi eccessivi registrati. «I correttivi introdotti a inizio 2017 nell’imposta di circolazione – si spiega – hanno portato a un saldo positivo bonus-malus superiore di circa un milione di franchi, rispetto a quanto preventivato: in base al principio della neutralità finanziaria del programma cantonale di ecoincentivi, questo importo sarà ridistribuito nel 2018 agli automobilisti ticinesi». E a beneficiare di questo piccolo sconto sarà proprio chi a inizio anno era stato particolarmente penalizzato, ossia la categoria di veicoli con emissioni tra i 121 e i 130 grammi di CO2/Km. Tenuto conto della leggera riduzione che interesserà anche le automobili con un’emissione maggiore a 140 grammi, nel complesso saranno 79.161 i veicoli toccati, in particolare VW Golf e Skoda Octavia. Si tratta del 53% dei 147.108 che oggi sottostanno al sistema degli ecoincentivi e per i quali lo sconto medio sarà di poco meno di 13 franchi.
Ma a fronte dell’importante rincaro del 2017, quello che arriverà a gennaio sarà un mero contentino? «Sarà anche un contentino, ma frutto di una decisione di coerenza e legalità» sottolinea il direttore delle Istituzioni Norman Gobbi. Per poi precisare: «Come lo scorso anno si è dovuto essere coerenti e legali nel rispettare la neutralità finanziaria di un conto – quello dei bonus/malus – che era in passivo, allo stesso modo è corretto che la leggera eccedenza registrata quest’anno venga ritornata a chi maggiormente ha contribuito al risanamento del citato conto. E cioè coloro che hanno subito il maggior aumento sull’imposta di circolazione 2017». Nel 2019 la musica dovrebbe però cambiare. Il Governo ha infatti confermato la volontà di rivedere la formula di calcolo per le imposte di circolazione. E, come anticipato dal Corriere del Ticino lo scorso marzo, la soluzione alla quale si tende prevede l’addio al sistema bonus/malus e il ricorso a due soli parametri: la massa a vuoto del veicolo e le sue emissioni di CO2. A Gobbi abbiamo chiesto di aggiornare le tempistiche del messaggio. «Dovremmo arrivare entro l’estate con una proposta che fungerà in sostanza da controprogetto alle iniziative pendenti in Parlamento».
In effetti la riforma in corso non è il solo dossier sul tavolo della politica. L’inasprimento dell’imposta a inizio 2017 – in alcuni casi addirittura raddoppiata – era sfociata in reclami, ricorsi e anche nel lancio di una doppia iniziativa popolare targata PPD. Un’azione riuscita, dal momento che il testo «Per un’imposta di circolazione più giusta» ha raccolto 12.114 firme, mentre in 10.306 hanno sottoscritto «Gli automobilisti non sono un bancomat» con cui si chiede il risarcimento di quanto pagato in più per il 2017.
Entrambe ritenute ricevibili, le iniziative come verranno ponderate nel quadro nella nuova formula di calcolo? «L’obiettivo – conclude Gobbi – è quello di lavorare di concerto con tutti gli attori coinvolti, al fine di individuare una soluzione il più possibile condivisa. Evidentemente accontentare tutti non sarà facile».