Dal 2001 formati circa 540 agenti. Dei quali il dieci per cento donne. Il 64 per cento, precisa il governo rispondendo a un’interrogazione, è stato assunto dalla Cantonale. Il 35 dalle Polcomunali.
Dal 2001, tra quelli già formati e quelli in formazione, sono poco più di 540. Di cui circa il 10 per cento donne. Di questi 540 e passa neoagenti, “il 64 per cento (348)” è stato assunto dalla Polizia cantonale, “il 35 per cento (188)” dalle Polizie comunali, mentre “l’1 per cento (7)” è stato reclutato dalla Polizia dei trasporti. Sono alcune delle cifre della Scuola cantonale di polizia: cifre fornite dal Consiglio di Stato rispondendo di recente a un’interrogazione del deputato democentrista Orlando Del Don. Per preparare le future divise la Cantonale, ricorda il governo, dispone di un Centro formazione di polizia, il Cfp. Il quale coordina non solo la formazione di base rivolta agli aspiranti agenti, e assicurata appunto dalla Scuola cantonale di polizia, ma anche quella continua (“specializzazioni, preparazione dei quadri, aggiornamenti ecc.”). Formazione ed esami, rileva ancora l’Esecutivo,“sono coordinati, a livello nazionale, dall’Istituto svizzero di polizia sito a Neuchâtel”. Da ormai diversi anni la Scuola cantonale di polizia forma sotto lo stesso tetto aspiranti gendarmi e agenti delle Comunali. L’ammissione ai corsi “è subordinata al rispetto di una lunga serie di criteri e al superamento di una rigida procedura di selezione che prevede prove fisiche, di cultura generale, assessment psicologici e un colloquio di motivazione finale”. Il governo, si legge sempre nella risposta all’atto parlamentare targato Udc, “intende garantire regolarità e continuità alla formazione di base, segnatamente tramite lo svolgimento annuale di una Scuola di polizia”. Ciò per poter rimpiazzare “regolarmente e senza ritardi almeno i partenti”. Si vogliono così evitare “importanti lacune nei ranghi delle polizie ticinesi, oltre agli inevitabili oneri straordinari conseguenti all’esigenza di colmare tali lacune”.
Aspettando i corsi 2014
Tant’è che anche il prossimo anno si terrà una scuola di polizia. Prenderà il via a inizio marzo e si concluderà alla fine del febbraio 2015. Durata dodici mesi e non più diciotto. Ma non è l’unica novità dei corsi 2014. La Scuola cantonale di polizia formerà infatti anche sei aspiranti ispettori. Ossia nuovi investigatori da destinare alla Polizia giudiziaria, settore della Cantonale nel quale si registra da un po’ di tempo carenza di effettivi. “Sarà un test: se tutto funzionerà, questa via d’accesso alla Giudiziaria permetterà di ridurre la pressione sulla Gendarmeria, il nostro tradizionale bacino cui attingiamo i futuri ispettori”, aveva spiegato alla ‘Regione’ il tenente colonnello Flavio Varini, responsabile della Polgiudiziaria. I nuovi arrivi, aveva tuttavia aggiunto l’ufficiale, “consentiranno unicamente di sostituire coloro che lasceranno la Polizia giudiziaria. Quello che serve è soprattutto un aumento dei posti autorizzati. Venticinque unità in più: investigatori (la maggior parte), specialisti e amministrativi”. Attualmente la Polizia giudiziaria “conta circa 140 effettivi, ma non bastano”. Non occorrono però solo più agenti dediti alle inchieste, chiamati quindi a operare in stretta collaborazione con i magistrati del Ministero pubblico. La penuria di personale riguarda praticamente tutti i settori della Polcantonale. Come noto, Comando e direzione del Dipartimento istituzioni ritengono necessario un adeguamento degli effettivi affinché il Corpo di polizia possa fronteggiare in maniera efficace le sfide presenti e future in più ambiti: criminalità, traffico stradale. Adeguamento degli effettivi finanze cantonali permettendo.
LaRegione Ticino, 30.12.2013