Dal Mattino delle domenica.
Norman Gobbi ha detto basta alle situazioni di degrado vissute a Galbisio e altrove
Il Caffè della Peppina – proprio loro, quelli che pontificano e danno dei piangina a tutti i cittadini di questo sfigatissimo Cantone – aveva gridato allo scandalo, quando Norman Gobbi, a pochi mesi dalla sua entrata in Governo, aveva deciso di dire basta alle aree di sosta per i nomadi stranieri. Non contento, il Caffè della Peppina – sempre loro, quelli della morale a due velocità, per cui è sempre tutta colpa della Lega – aveva pure paventato l’apocalittico scenario: intere carovane di zingari che attraversano il Cantone e si fermano ovunque sul nostro territorio, senza nessun controllo. Uella! Verrebbe da dire oggi. Un uella accompagnato da una semplice domanda: chi si lamenta oggi per la chiusura delle aree di sosta per i nomadi stranieri? Risposta: nessuno!
Un’azione chiara e decisa
Nonostante il sinistreggiante can can mediatico iniziale, la decisione presa dal ministro Gobbi e portata avanti dal Dipartimento delle istituzioni da lui diretto non ha posto nessun problema; anzi, è stata una decisione che ha finalmente dato, dopo molto anni, una risposta concreta ai Ticinesi.
Un’azione chiara e inequivocabile, anche a livello di comunicazione, che ha permesso di evitare che situazioni di degrado come quelle vissute a Galbisio o altrove si ripetessero ancora.
Oggi, grazie all’intervento di Norman Gobbi, in Ticino non vi sono più aree di sosta per i nomadi stranieri, che in passato avevano creato non poche problematiche alla Popolazione ticinese. Un intervento, quello del nostro Norman, che ha pure permesso di eliminare la Commissione cantonale nomadi, una delle tante commissioni inutili create negli anni dai partiti storici solamente per fare posto a nuove cadreghe (sempre quelle!).
Gobbi guarda alla concretezza
L’azione di Norman Gobbi nell’ambito dei nomadi stranieri è una delle tante misure portate avanti in questi quattro anni dal nostro ministro. Nel suo lavoro, Norman Gobbi non si è mai lasciato influenzare dai finti moralisti, ma ha sempre cercato – senza scorciatoie – vie percorribili che portassero a delle soluzioni concrete a beneficio del Ticino e dei Ticinesi.
Il fatto che nessuno si lamenti oggi per la mancanza delle aree di sosta per i nomadi stranieri è la prova di come il lavoro del nostro Norman sia sempre stato incentrato sulla concretezza e non su facili consensi. Alla faccia dei moralisti da quattro soldi del Caffè della Peppina, sempre pronti a decretare la fine del Ticino per colpa della Lega.
MDD