Anche il 2020 ha segnato una diminuzione degli incidenti della circolazione stradale in Ticino. Lo scorso anno infatti la Polizia cantonale e le polizie comunali sono intervenute per la constatazione di 3’194 incidenti (-14% rispetto al 2019). Di questi 2’602 con soli danni (-13.3%), 419 con feriti leggeri (-20.7%) e 157 con feriti gravi (- 17.5%). È stata invece purtroppo registrata una sensibile crescita di quelli mortali, 16 in totale con 17 vittime (+11). Si tratta di 11 automobilisti, 3 motociclisti, 2 conducenti di e-bike e un pedone. Fra gli utenti più deboli si sono registrati 342 incidenti con coinvolti motociclisti (-16%), 75 con coinvolti velocipedi (+3%), 65 con coinvolti pedoni (-28%) e 36 con coinvolte e-bike (+16%).
L’obiettivo fissato dall’USTRA a livello nazionale sul fronte degli incidenti della circolazione stradale, prevede entro il 2030 di scendere sotto la soglia dei 100 morti (187 nel 2019), e di non superare i 2’500 ferimenti gravi all’anno (3’639), rispettivamente non oltre i 25 morti (64) e i 500 feriti gravi (1’720) fra gli utenti della mobilità lenta. Una sfida soprattutto per quest’ultima categoria, il cui numero di incidenti, in controtendenza, è in aumento da diversi anni. Per farvi fronte sono in corso di valutazione diverse misure di sicurezza, in particolare in relazione ai velocipedi elettrici. L’emergenza sanitaria vissuta in Ticino ha avuto un effetto più rilevante sulla statistica degli incidenti stradali rispetto al resto della Svizzera, specialmente nel periodo del primo lockdown con il drastico calo del traffico, in particolare la sostanziale mancanza del traffico internazionale e l’assenza dell’abituale esodo pasquale. Con l’allentamento delle misure in estate, l’utenza si è poi orientata sulle due ruote. Il ridotto flusso veicolare, soprattutto sull’asse autostradale a sud, ha pure comportato una diminuzione delle infrazioni per eccesso di velocità. Nel complesso le revoche sono scese a 2’068 rispetto alle 2’624 del 2019. Appare logico, per molti versi anche auspicabile, che la mobilità riprenderà ad essere importante e il traffico il Ticino tornerà a essere fortemente congestionato. La gestione della viabilità permane quindi una delle grandi sfide per la Polizia cantonale. In quest’ambito il progetto “Strada Libera” sarà mantenuto e in l’applicazione di un concetto di priorità operativa, parte del personale del V° Reparto Gendarmeria stradale è stato dislocato a Mendrisio.
I controlli con apparecchi radar mobili e laser sono stati 472 (305 nel 2019), di cui 155 in abitato, 78 fuori abitato e 239 in autostrada. Su 344’300 veicoli controllati il 3.6% era in infrazione (con 477 revoche di licenza). Gli apparecchi fissi e semi-stazionari hanno controllato 14,2 milioni di veicoli di cui lo 0.8% in infrazione (con 1’675 revoche). I casi pirata sono stati 25 rispetto ai 27 del 2019, di cui 6 in abitato. Quattro sono stati individuati grazie a video pubblicati sui social media dai medesimi conducenti. Vanno segnalate tre inchieste che coinvolgono radar. Quella di un apparecchio semi-stazionario danneggiato nel 2019 si è conclusa in estate con l’arresto dell’autore grazie all’analisi del DNA. L’ultima vede coinvolto l’apparecchio fisso di Balerna; l’autore è stato rapidamente identificato e denunciato. In relazione alle verifiche sull’abuso di alcol al volante, nel 2020 ne sono state effettuate 5‘894 rispetto alle 7’549 del 2019, di cui 1’059 a seguito di un incidente e 716 fra gli autisti professionali. I casi positivi registrati sono stati 506 (762). In quest’ambito, nonostante la diminuzione registrata, non si assiste un cambiamento delle abitudini dei conducenti di veicoli a motore e la decrescita è anch’essa derivante dalla situazione particolare legata allo scorso anno.
I lavori per la realizzazione del nuovo Centro di Controllo dei Veicoli Pesanti di Giornico sono continuati nel rispetto della tabella di marcia. La struttura sarà ultimata entro fine 2022. I controlli sui veicoli pesanti su mandato dell’USTRA hanno comunque raggiunto le 12’775 ore. Nello specifico settore del rispetto dell’Ordinanza lavoro e riposo sono stati esaminati 1’083 conducenti di 381 aziende, rilevando 147 infrazioni.
L’emergenza COVID ha dirottato il personale in specifiche attività di controllo, riducendo gli interventi nell’educazione stradale, anche per motivi di sicurezza, a 144 ore
effettive contro le 440 del 2019. A livello di prevenzione si aggiungono la campagna “In sicurezza sui passi alpini” destinata a tutti i motociclisti (Strade sicure), e la giornata della luce (UPI).