Da www.ticinonews.ch
La Fondazione Spitzer e la Città di Lugano hanno presentato al pubblico anche la piattaforma digitale “Le vite dei Giusti”
La Fondazione Spitzer e la Città di Lugano hanno presentato venerdì l’ampliamento del Giardino dei Giusti inaugurato lo scorso anno al Parco Ciani.
Sono stati posati due nuovi alberi dedicati a Marietta Crivelli Torricelli e a Federica Spitzer. Presentata al pubblico anche la piattaforma digitale Le vite dei Giusti.
Ospite d’onore la Presidente della Commissione federale svizzera contro il razzismo,Martine Brunschwig Graf.
Il Giardino dei Giusti di Lugano – una prima svizzera – si ispira ai giardini realizzati in diversi paesi da GARIWO, Gardens of the Righteous Worldwide, ed è stato inaugurato nell’aprile 2018. Nell’area situata fra la Biblioteca Cantonale e il lago Ceresio un gruppo di ulivi e delle targhe rendono omaggio a sei figure particolarmente rappresentative della tradizione umanitaria della Città e del Cantone Ticino.
Dalla sua creazione il Giardino dei Giusti è diventato parte integrante del paesaggio cittadino. Attorno a esso sono nate iniziative culturali, come la pubblicazione del volume Lugano Città Aperta a cura dell’Archivio storico e dell’Istituto di Studi Italiani dell’USI, e attività didattiche per le scuole, gestite spontaneamente dalle singole classi delle scuole comunali e cantonali. Il Giardino al Parco Ciani è stato dotato di un nuovo sistema di segnaletica interna ed esterna al parco ed è stato ingrandito con nuove piante in ricordo che potessero ricordare altre figure meritevoli di attenzione e di omaggio.
Nell’anno in cui si celebra l’anniversario del suffragio femminile la Città ha deciso di aggiungere due piante dedicate a due figure luminose della storia cittadina, Marietta Crivelli Torricelli e Federica Spitzer. Con queste due aggiunte il Giardino raggiunge il numero di sei ulivi, divisi equamente tra figure maschili e femminili.
La Fondazione Federica Spitzer si è fatta inoltre promotrice di un’idea intesa a valorizzare il Giardino dei Giusti in ambito didattico (e non solo): la creazione di una piattaforma digitale in quattro lingue intitolata Le vite dei Giusti in cui si raccontano nel dettaglio, con materiali documentari, fotografie, video e testimonianze d’epoca, le vite dei Giusti luganesi. Al progetto hanno lavorato l’Archivio storico e il Dipartimento Formazione e Apprendimento della SUPSI.
Nell’evento di presentazione il Sindaco di Lugano Marco Borradori ha detto: “Segniamo oggi una nuova tappa di un progetto di crescita civile e di educazione alla cittadinanza democratica e al rispetto dei diritti umani sostenuto con passione dalla Città. In un anno particolarmente importante per la questione femminile, a 50 anni dal primo voto alle donne nel Canton Ticino, non potevamo che scegliere due donne eccezionali: Marietta Crivelli Torricelli, la “mamma dei poveri” di Lugano, come era chiamata in vita, e Federica Spitzer, testimone del campo di concentramento di Theresienstadt che ha fatto di Lugano la sua patria”.
Roberto Badaracco, capo Dicastero Cultura, sport ed eventi, dal canto suo ha fatto notare che “il Dicastero Cultura, Sport ed Eventi, attraverso la sua Divisione Cultura, è fortemente impegnato a dare un concreto orizzonte di crescita a un progetto di primo piano per la Città. Un giardino dedicato a coloro che hanno dedicato la vita agli altri deve diventare un orto da coltivare con amore e passione affinché le generazioni future possano crescere e maturare anche grazie all’esempio di chi li ha preceduti.
Lugano dedica sempre maggiore attenzione alla sua storia e al suo patrimonio culturale. Le vite dei Giusti sono un esempio emblematico di come la micro-storia possa legarsi, a partire da documenti concreti conservati nei nostri archivi, alla Storia con la S maiuscola e di quanto la vita di ognuno di noi possa essere determinante per la collettività”.
“Il bilancio di questa iniziativa – ha detto il Consigliere di Stato Norman Gobbi – è più che positivo: in tre anni oltre 2000 allievi e 250 insegnanti hanno lavorato su progetti mirati alla prevenzione dei conflitti tra razze, culture e religioni diverse. Il sostegno dato al Premio Spitzer e in generale la promozione delle attività legate all’integrazione si fondano sulla sussidiarietà orizzontale che caratterizza da sempre l’operato del Dipartimento delle istituzioni e che definisce una comunità in grado di promuovere azioni per il bene comune, in uno Stato che si pone nei confronti di tali azioni in maniera – appunto – sussidiaria, conscio che nessuno meglio del vicino di casa può conoscere i reali bisogni di chi gli abita accanto”.
Il Giardino dei Giusti del Parco Ciani rende ora omaggio a sei figure ticinesi che si sono distinte per l’impegno a favore dell’accoglienza e contro le discriminazioni: oltre a Marietta Crivelli Torricelli e Federica Spitzer, Francesco Alberti, Anna Maria Valagussa, Carlo Sommaruga e Pietro Rivoir.