Al Sasso San Gottardo si celebrano i 150 anni del General Guisan

Al Sasso San Gottardo si celebrano i 150 anni del General Guisan

Durante l’evento è stata ribadita la necessità di attrezzare adeguatamente l’esercito. Gobbi: “Oggi solo una minima parte può essere completamente equipaggiata e questo in caso di conflitto bellico non è sufficiente”.

Non è casuale il luogo scelto per celebrare i 150 anni della nascita di Henri Guisan. Il massiccio del San Gottardo è il pilastro del ridotto nazionale, la strategia di difesa ideata dal celebre generale elvetico. Per omaggiarlo, al Museo Sasso San Gottardo sono intervenuti oggi due ospiti: il comandante dell’esercito Thomas Süssli e il consigliere di Stato Norman Gobbi. Proprio il direttore del Dipartimento delle istituzioni ha preso la parola per primo, nel ricordare una delle personalità che più hanno segnato la storia della Svizzera. “Sicuramente nel periodo della seconda guerra mondiale è stato un capo militare nel saper motivare la truppa e starle vicino” – afferma Gobbi –. “In parallelo, però, è stato anche un padre spirituale per una popolazione che in quel momento poteva anche spaccarsi, tra le differenze linguistiche e la minaccia esterna con cui era confrontata la Svizzera tutto attorno ai suoi confini”.

Gobbi: “Le situazioni possono cambiare velocemente”
Allora, ha esordito Süssli, l’esercito non era pronto alla difesa perché non si era investito a lungo termine. Oggi, il problema si ripresenta: “Possiamo equipaggiare solo un terzo dell’esercito per la difesa”, ha detto il comandante. Un punto che è stato sottolineato anche da Gobbi, che nel suo discorso ha detto che la svizzera deve recuperare la sua capacità di difesa. “Ciò significa avere i mezzi sufficienti per i battaglioni, i gruppi di artiglieria e i carri che oggi sono presenti”, specifica il consigliere di Stato. “Al momento solo una minima parte può essere completamente equipaggiata e questo in caso di conflitto bellico non è sufficiente. Nel contesto attuale, in particolare, dobbiamo pensare che le situazioni possono cambiare velocemente, come la recente cronaca ci insegna”.

Il memoriale dedicato a Guisan
Presente all’evento anche Maurizio Dattrino, comandante della divisione territoriale 3, che conferma a sua volta come l’esercito abbia bisogno di mezzi. “Noi indichiamo quali sono le eventuali mancanze e poi la politica ci dovrà allocare i mezzi giusti, per far sì che il compito principale dell’esercito, la difesa, possa essere assolto anche in futuro”, spiega Dattrino. Al termine dei discorsi, è stato inaugurato un memoriale nella fortezza del San Sottardo dedicato ad Henri Guisan. Sulla porta di ingresso del museo, un murales alto alcuni metri: raffigurato, il generale in sella al suo cavallo.

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