Da LaRegione del 12 luglio 2016
Si delineano i contorni luganesi del Piano cantonale delle aggregazioni (Pca). La prima fase di consultazione aveva, infatti, suscitato contrarietà in particolare nei comprensori Medio Vedeggio, Capriasca e Luganese (area urbana), mentre erano stati maggiormente condivisi gli scenari relativi al Malcantone e all’Alto Vedeggio.
Un fronte polemico che aveva portato il Consiglio di Stato, dopo gli incontri avvenuti con i sindaci dell’agglomerato urbano e con l’Ente regionale di sviluppo del Luganese, a individuare nuovi possibili scenari di aggregazione, sostanzialmente diversi da quelli posti in consultazione nella prima e più controversa fase.
Nella riunione odierna avvenuta in mattinata a Lugano con i sindaci e i municipali dei Comuni dell’area urbana luganese, il capo del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha dato seguito a questa promessa e ha ribadito ai capi degli esecutivi dei comprensori di Capriasca, Medio Vedeggio e Luganese l’intento di “fluidificare e promuovere le dinamiche di agglomerato, definendo il perimetro della città di oggi e quella di domani, oltre a eventuali altri comprensori”. Una nuova ridefinizione territoriale nella quale spuntano due nuovi comparti «Collina Nord» e «Collina Sud», da realizzare, eventualmente – si legge nella nota stampa – anche con la separazione degli attuali territori interessati. Nell’attuale proposta del Dipartimento delle istituzioni non vi è invece alcuna sostanziale novità per il Comune della Capriasca, mentre si propone di abbandonare il progetto aggregativo del Medio Vedeggio.
Queste proposte e aperture da parte del dipartimento – rende ancora noto il comunicato giunto alle redazioni – “sono state accolte positivamente da alcuni sindaci in quanto danno seguito alle richieste e alle dinamiche già avviate tra alcuni Comuni”. Ma prima del consolidamento di queste ipotesi, Gobbi ha chiesto ai Municipi dei Comuni coinvolti di pronunciarsi ufficialmente entro il prossimo 30 settembre.
La conferma dell’irricevibilità dell’iniziativa costituzionale ‘Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona’ – sancita il 3 giugno scorso dal Tribunale federale – ha in questo senso riattivato l’allestimento del Piano cantonale delle aggregazioni, in vista della seconda fase di consultazione, che avverrà non prima dei prossimi mesi.