Aggregazioni patriziali nel Malcantone e nel Mendrisiotto: fissate le date per le consultazioni popolari. Nella seduta di ieri il Consiglio di Stato ha approvato le proposte di aggregazione presentate dai Patriziati di Castel San Pietro, Casima, Monte e Terrieri di Campora (Mendrisiotto) nonché Aranno, Cimo e Iseo (Malcantone), le quali sono state approfondite da due Commissioni di studio istituite ad hoc per approfondire le richieste.
Il Governo ha nel contempo fissato per domenica 14 settembre 2014 la data delle assemblee patriziali straordinarie durante le quali si esprimerà il parere consultivo sui due progetti di aggregazione. Le votazioni consultive popolari avranno luogo nel corso della seduta pubblica, senza dover aprire appositi uffici elettorali come invece avviene in ambito comunale.
Il nuovo Patriziato di Aranno, Cimo e Iseo avrà una superficie totale di 178 ettari, per la maggior parte boschivi (96.5%). Grazie alla nascita del nuovo Patriziato sarà possibile gestire in maniera più efficace e razionale il territorio, in particolar modo per quel che concerne la protezione degli insediamenti. Inoltre, la zona dal punto di vista ricreativo e dello svago, offre interessanti prospettive di sviluppo e valorizzazione.
L’aggregazione del Patriziato di Castel San Pietro con gli Enti patriziali della sponda destra della Valle di Muggio (Campora, Casima e Monte) permetterà di garantire un futuro durevole a queste importanti entità locali, testimoni di un’apprezzabile tradizione da tramandare ai posteri. Il nuovo Patriziato – distribuito su una superficie complessiva di 502 ettari – si occuperà principalmente di attività legate alla gestione forestale, di alpeggi, vigneti patriziali così come pure la cura e la promozione, anche in chiave turistica, del territorio posto in gran parte sulle pendici del Monte Generoso.
Le due proposte di aggregazione formulate dagli uffici patriziali coinvolti si inserisce a pieno titolo nella strategia cantonale – condivisa anche dall’Alleanza patriziale – di promozione dei Patriziati quali Enti affidabili e dinamici nella salvaguardia delle tradizioni e della storia locali e nella cura, gestione e promozione del vasto territorio di loro proprietà, in stretta collaborazione con i Comuni.