Il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha incontrato questa mattina a Lugano i sindaci e i municipali dei Comuni dell’area urbana di Lugano, per una riunione dedicata al Piano cantonale delle aggregazioni (PCA). Sono stati discussi i possibili scenari futuri per l’agglomerato. I rappresentanti degli enti locali hanno preso atto delle proposte e formuleranno le loro osservazioni entro la fine del mese di settembre.
La conferma dell’irricevibilità dell’iniziativa costituzionale «Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona» – sancita il 3 giugno scorso dal Tribunale federale – ha riattivato l’allestimento del Piano cantonale delle aggregazioni (PCA), in vista della seconda fase di consultazione, che avverrà nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda il Distretto del Luganese, nella prima fase di consultazione la proposta del PCA aveva suscitato contrarietà in particolare nei comprensori Medio Vedeggio, Capriasca e Luganese (area urbana), mentre erano stati maggiormente condivisi gli scenari relativi al Malcantone e all’Alto Vedeggio. Il Consiglio di Stato si era così impegnato – negli incontri avvenuti nel 2014 con i sindaci dell’agglomerato urbano e l’Ente regionale di sviluppo del Luganese – a sottoporre ai Comuni del Luganese nuovi possibili scenari di aggregazione, sostanzialmente diversi da quelli posti in consultazione nella prima fase.
Nella riunione odierna, il capo del Dipartimento ha dato seguito a questa promessa e ha ribadito ai sindaci dei Comuni dei comprensori di Capriasca, Medio Vedeggio e Luganese l’intento di fluidificare e promuovere le dinamiche di agglomerato, definendo il perimetro della città di oggi e quella di domani, oltre a eventuali altri comprensori. Nell’attuale proposta del Dipartimento delle istituzioni non vi è invece alcuna sostanziale novità per il Comune della Capriasca, mentre si propone di abbandonare il progetto aggregativo del Medio Vedeggio.
All’interno del comprensorio allargato dell’agglomerato luganese, oltre al Polo è stato quindi individuato lo spazio per ipotizzare la creazione dei due nuovi comparti «Collina Nord» e «Collina Sud», da realizzare eventualmente anche con la separazione degli attuali territori interessati. Queste proposte e aperture da parte del Dipartimento sono state accolte positivamente da alcuni sindaci in quanto danno seguito alle richieste e alle dinamiche già avviate tra alcuni Comuni.
Come ribadito nel corso della discussione, prima del consolidamento di queste ipotesi, il Dipartimento delle istituzioni ha ora chiesto ai Municipi dei Comuni coinvolti di pronunciarsi ufficialmente entro il prossimo 30 settembre.