Comunicato stampa
Il Consiglio di Stato nella sua seduta odierna ha approvato l’aggiornamento del “Piano d’azione cantonale sulla violenza domestica: misure, implementazione e attuazione”. Il documento è un complemento voluto dallo stesso Governo e richiesto al Dipartimento delle istituzioni nel novembre del 2021, quando venne approvato il Piano d’azione cantonale. Questo nuovo passo permette di raggiungere l’obiettivo fissato dal Consiglio di Stato nel Programma di legislatura 2019-2023, che si prefigge di mettere in atto la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.
La violenza domestica è una tematica che riguarda la società nel suo insieme: la lotta contro questo fenomeno deve quindi coinvolgere tutti, autorità e società civile. L’obiettivo principale del Piano d’azione è quello di rendere strutturale il sistema di prevenzione e di contrasto alla violenza domestica, migliorando la risposta alla violenza e favorendo di conseguenza il suo decrescere.
L’aggiornamento del Piano d’azione cantonale e il bilancio di quanto messo in campo per contrastare il fenomeno è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, il Direttore del Dipartimento delle sanità e della socialità, Raffaele De Rosa e il Direttore del Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport, Manuele Bertoli. La presenza di tre Consiglieri di Stato è significativa sull’importanza che il Governo accorda a questa tematica.
Per raggiungere l’obiettivo di prevenire e contrastare la violenza domestica sono stati definiti nel Piano d’azione quattro assi di intervento: la prevenzione, la protezione, il perseguimento e le politiche coordinate. All’interno di questi quattro assi e grazie a un lavoro coordinato sia tra i servizi cantonali dei tre Dipartimenti maggiormente coinvolti sia con enti e associazioni attive nella società civile sono state individuate molteplici misure d’intervento. L’aggiornamento del Piano d’azione approvato oggi, oltre a presentare le principali novità in ambito politico e normativo intercorse da novembre 2021, completa il processo di definizione delle misure e stabilisce quali saranno le fasi del processo di attuazione del Piano d’azione cantonale.
In particolare il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha sottolineato come la strategia di contrasto al fenomeno della violenza domestica in Ticino poggia su diversi strumenti di conduzione della politica pubblica: il Piano d’azione cantonale sulla violenza domestica, appunto, il Programma cantonale di promozione dei diritti, di prevenzione della violenza e di protezione di bambini e giovani (0-25) del giugno 2022 e il Piano di azione cantonale per la pari opportunità dell’aprile 2022. Norman Gobbi ha poi messo in luce alcune misure dell’asse del perseguimento: la gestione delle minacce, inserita nella nuova legge cantonale di polizia; il lavoro con persone violente, condotto dall’Ufficio dell’assistenza riabilitativa della Divisione della giustizia; il dispositivo elettronico (“braccialetto”) per monitorare a posteriori gli spostamenti di autori di stalking (sorveglianza passiva), ricordando come si stia studiando a livello federale un sistema di sorveglianza attiva.
Dal canto suo il Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità Raffaele De Rosa ha presentato l’intensa attività svolta dal suo Dipartimento sugli assi di intervento “prevenzione” e “protezione”, sottolineando come le misure presentate nel Piano d’azione 2021 sono state in maggior parte realizzate, diventando misure strutturali. Sono inoltre state individuate e già attuate nuove misure, mentre altre sono in fase di studio e verranno implementate nel 2023. Tra le nuove misure identificate e attuate sull’asse “prevenzione” si può citare il progetto “Viva Voce”, ossia la formazione per i professionisti in ambito sociale, volta a rafforzare la partecipazione attiva e l’ascolto dei minori nell’elaborazione dei loro progetti di vita. Tra le nuove misure in fase di studio vi è fra le altre la promozione di un alloggio di transizione e di accompagnamento alla gestione del quotidiano per le donne dopo il periodo di protezione.
Anche il lavoro nelle scuole è di primaria importanza nel contesto della prevenzione e della sensibilizzazione sulla violenza domestica. In quest’ottica il Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, Manuele Bertoli ha ricordato come l’ascolto, il rispetto, la gestione della diversità, delle pari opportunità e dei conflitti rientrino nelle competenze trasversali del Piano di studio e concorrono a creare un substrato relazionale positivo. In particolare Manuele Bertoli ha ricordato una delle iniziative nate all’interno della scuola e più specificatamente nel settore della formazione professionale: gli studenti e le studentesse e i docenti e le docenti del Centro professionale tecnico (CPT) di Bellinzona hanno realizzato sull’arco di 10 giorni nella primavera scorsa una mostra, momenti di discussione, uno spettacolo teatrale e diversi interventi di enti e associazioni attivi sul territorio attorno al tema della violenza domestica.