Norman Gobbi si esprime sul Rapporto “Polizia Ticinese” presentato ai Comuni
“Polizia Ticinese” è il titolo del Rapporto che il Gruppo di lavoro istituito dal Governo ha preparato per rendere la collaborazione tra la Polizia cantonale e le Polizie comunali più efficace (quindi con un miglior intervento globale) e più efficiente (quindi con un miglior utilizzo di forze e di mezzi finanziari). Il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, fa il punto su questo rapporto: “Dopo essere stato completato nei primi mesi di quest’anno, lo abbiamo presentato all’Associazione dei Comuni Ticinesi (ACT), perché questo progetto si inserisce anche nella Riforma “Ticino2020”, ossia nel contesto della ridefinizione dei rapporti tra i due livelli istituzionali, Cantone e Comuni. Inoltre pure la Conferenza consultiva sulla sicurezza è già stata informata. Giovedì sera abbiamo voluto incontrare i sindaci e i capi dicastero dei Comuni, sia quelli che hanno un loro Corpo di Polizia, sia quelli che non ce l’hanno. L’intento è quello di informare e di ricercare il consenso, così da avere un’ampia legittimazione di portare in porto il progetto”, afferma Norman Gobbi.
Si arriverà quindi a un messaggio in Governo? “È il nostro obiettivo, perché siamo convinti che affinare la collaborazione, affidando competenze precise ai Comuni nell’ambito del lavoro di prossimità, potrà far fare un salto di qualità al sistema-sicurezza in Ticino, a favore delle cittadine e dei cittadini del nostro Cantone. Vogliamo infatti massimizzare l’efficienza, riducendo potenziali sovrapposizioni con una nuova organizzazione tra i vari livelli. Il ruolo delle Polizie comunali sarà meglio indirizzato nell’importante lavoro di prossimità. Vogliamo che gli agenti siano sempre più vicini ai cittadini, a contatto con loro e al loro servizio, e non solo avere pattuglie pronte a intervenire quando succede qualcosa”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
Però sul tavolo della politica vi è anche il tema della Polizia unica, ossia di un sistema che non contempli più in futuro corpi di Polizia comunali. “È una discussione in corso ormai da alcuni anni. Condivido le finalità, perché anche con la Polizia unica – così come con il rapporto “Polizia Ticinese” – si vorrebbe essere più efficienti e più efficaci. Con il Rapporto “Polizia Ticinese” affidiamo alla politica un progetto concreto su cui discutere e grazie al quale si potrà meglio decidere se andare o meno verso una Polizia unica, oppure migliorare l’importante apporto di prossimità che possono garantire le Polizie comunali”, conclude il Consigliere di Stato, Norman Gobbi.