Dal Giornale del popolo del 12 luglio 2016
Riprende il dialogo sul Piano cantonale delle aggregazioni e con esso si avvia al tramonto lo scenario di una Città asso pigliatutto. Salgono le quotazioni dei due comprensori di Collina Nord e di Collina Sud
La strada verso l’attuazione del Piano cantonale delle aggregazioni (PCA) è lunga, ma a piccoli passi si sta tracciando l’assetto comunale del Ticino del domani. Ieri un nuovo importante tassello è stato aggiunto all’iter del PCA. Il direttore del Dipartimento delle istituzioni (DI) Norman Gobbi ha infatti incontrato in mattinata a Lugano i sindaci e i municipali dei Comuni dell’area urbana di Lugano, per una riunione sul tema. E non sono mancate le novità: il DI ha infatti proposto di abbandonare il progetto aggregativo del Medio Vedeggio e la creazione di due nuovi comparti, ovvero Collina Nord e Collina Sud.
«Sul comprensorio Medio Vedeggio (che raggrupperebbe i Comuni di Bedano, Cadempino, Lamone e TorricellaTaverne) – ha spiegato il presidente dell’ERSL e sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti – il DI ha optato per l’abbandono di tale scenario; ciò significa che i 4 Comuni saranno assorbiti dai comprensori circostanti, come quello di Alto Vedeggio o di Malcantone Est. Ma è ancora tutto da definire. La novità più importante riguarda invece i comparti Collina Nord e Collina Sud». Il PCA, ricordiamo, prevede l’unione di Lugano con altri 15 Comuni circostanti (Massagno, Paradiso, Canobbio, Porza, Savosa, Vezia, Cureglia, Comano, Muzzano, Sorengo, Collina d’Oro, Grancia, Melide, Vico Morcote e Morcote), operazione che porterebbe la Città a quota 100.000 abitanti.
Una prospettiva, però, in passato osteggiata da parecchi Comuni limitrofi, poco o nulla propensi a farsi “risucchiare” dalla grande Lugano. Per elaborare delle alternative valide, a fine maggio i sindaci delle zone collinari si erano riuniti, presentando poi le soluzioni di Collina Nord e Collina Sud. «Il DI, ieri, ha accolto queste proposte e le ha legittimate per la prima volta», ha specificato Bruschetti. Secondo questa nuova visione, la Lugano da 100.000 abitanti verrebbe suddivisa in tre comparti importanti: Lugano, ovviamente, più Collina Nord e Collina Sud. Collina Nord potrebbe quindi in futuro essere composta da Massagno, Canobbio, Porza, Savosa, Vezia, Cureglia, Cadempino, Lamone e magari pure Torricella-Taverne, mentre Collina Sud da Collina d’Oro, Sorengo e Muzzano (e forse anche Grancia). In merito al nuovo scenario, i Municipi dei Comuni coinvolti dovranno pronunciarsi ufficialmente entro il prossimo 30 settembre.
Il retroscena dell’incontro di ieri
Nella prima fase di consultazione la proposta del PCA aveva suscitato contrarietà in particolare nei comprensori Medio Vedeggio, Capriasca e Luganese (area urbana), mentre erano stati maggiormente condivisi gli scenari relativi al Malcantone e all’Alto Vedeggio. Il Consiglio di Stato si era così impegnato – negli incontri avvenuti nel 2014 con i sindaci dell’agglomerato urbano e l’Ente regionale di sviluppo del Luganese – a sottoporre ai Comuni del Luganese nuovi possibili scenari di aggregazione, sostanzialmente diversi da quelli posti in consultazione nella prima fase. Possibili scenari, come visto, emersi durante la riunione di ieri. «Lo scopo del PCA – ha concluso Bruschetti – è quello di rendere il territorio più coeso e competitivo; il lavoro svolto dall’ERSL e dai vari Comuni sta portando i suoi frutti; quanto indicato ieri da parte del Cantone, difatti, dimostra una convergenza importante con gli scenari immaginati dall’ERSL».