Le novità e le sfide future, ma anche un bilancio dell’attività svolta nel corso dello scorso anno. Questi i temi principali trattati negli scorsi giorni al Centro cantonale della Protezione civile di Rivera, dove si è tenuto l’annuale Rapporto di Corpo della Polizia cantonale.
“Mantenere l’attuale numero di agenti non sarà facile”
Riferendosi allo stato delle finanze pubbliche, Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni (Di), ha spiegato come “riuscire a mantenere l’attuale numero di agenti sul territorio non sarà un’impresa semplice, anche se auspicabile”. Effettivi ritenuti indispensabili “per garantire la necessaria sicurezza al Ticino, cantone di frontiera che deve far fronte alla criminalità di confine. Inoltre, deve fare i conti con un’importante densità di presenze sul suo territorio, contando anche frontalieri e turisti, che raggiunge circa 500mila persone giornaliere”. Ma oltre ai conti pubblici, un’altra sfida è rappresentata dal ricambio generazionale, “che nei prossimi anni vedrà la partenza in pensione di numerosi collaboratori nati a cavallo delle generazioni Boomer e X. Per l’Amministrazione cantonale sarà una sfida complessa da affrontare e già ora si sta lavorando per trovare delle soluzioni”. La strada “è quella di rendere maggiormente attrattivo l’impiego pubblico, favorendo in particolare la digitalizzazione, la flessibilità, le pari opportunità e lo sviluppo del personale attraverso adeguate offerte formative”.
La sfida legata allo scambio di informazioni tra Corpi
In seguito ha preso parola Matteo Cocchi, comandante della Polizia cantonale. Soffermandosi sulle problematiche legate al personale, ha rilevato come ” per quanto riguarda la Scuola di polizia la possibilità di effettuarla nel 2026 è in forse per ragioni di risparmio e questo, negli anni a venire, andrà a ripercuotersi negativamente sugli effettivi del Corpo”. Cocchi ha poi parlato del Progetto Polizia Ticinese, “che ambisce a modernizzare e migliorare la sicurezza pubblica nel nostro Cantone, anche attraverso visioni innovative per quanto riguarda l’attribuzione dei compiti”. Nella veste di Presidente della Conferenza dei comandanti e delle comandanti delle polizie cantonali svizzere (CCPCS), ha poi evidenziato “il compito estremamente importante di quest’ultimo gremio: promuovere la collaborazione, lo sviluppo e lo scambio di esperienze tra i Corpi di polizia della Confederazione”. In quest’ambito ha ribadito “che una delle maggiori problematiche da risolvere a livello nazionale è quella legata allo scambio di informazioni tra i vari Corpi, tuttora difficoltoso, frammentato e impegnativo in termini di risorse e tempo, per meglio contrastare la criminalità”. Infine ha messo l’accento sugli impieghi fuori cantonale, come il World Economic Forum (WEF) di Davos, ’Eurovision Song Contest che si terrà a Basilea a maggio e il Campionato europeo femminile di calcio, che si terrà in Svizzera in luglio. Eventi che, viene ricordato, “potrebbero richiedere l’invio di agenti della Polizia cantonale per le attività di sicurezza”.
Le altre sfide future
Dopo Gobbi e Cocchi, a prendere parola sono stati il Sostituto Comandante Lorenzo Hutter, i maggiori Thomas Ferrari e Marco Zambetti nonché al capitano Andrea Cucchiaro. Nel corso dei loro interventi l’accento è stato dapprima posto “sui futuri sviluppi tecnologici e sui risultati ottenuti nel contrasto della criminalità, grazie anche a una gestione strutturata delle informazioni supportata dagli importanti progressi compiuti a livello informatico”. Successivamente “sulla capacità della Polizia cantonale di adattarsi alle nuove sfide future legate all’attuale trend finanziario negativo e all’atteso sensibile ricambio di personale nei prossimi anni”. Variabili che, viene infine spiegato, “renderanno pure necessario un adattamento organizzativo per quanto riguarda l’allocazione delle risorse, mezzi e collaboratori, e i processi che regolano i compiti attribuiti al Corpo. Pure ribadita la centralità del contrasto ai reati economico finanziari con iniziative e misure volte a favorire il recupero delle ingenti somme sottratte dai criminali a detrimento dell’economia e delle risorse statali”.
https://www.ticinonews.ch/ticino/il-ricambio-generazionale-sara-una-sfida-complessa-407258