Settimana dedicata alla Giustizia per il capo dipartimento Norman Gobbi
Oggi, tra i numerosi temi in votazione sia a livello cantonale, sia a livello federale, ve n’è uno che tocca da vicino il Dipartimento delle istituzioni. Si tratta dell’acquisto dello stabile ex Banca del Gottardo, che accoglierà autorità della Giustizia ticinese, nonché altri uffici dell’amministrazione cantonale e che permetterà di ristrutturare l’attuale Palazzo di giustizia di Lugano, garantendo così per i prossimi 50 anni grazie a questi due stabili gli spazi necessari. “A chi questa mattina non avesse ancora espresso il suo voto – afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi – chiedo uno sforzo per sostenere questo progetto. È giunto davvero il momento, dopo 25 anni di discussioni, dopo aver vagliato tutte le altre opportunità in città e a seguito di una situazione ormai poco decorosa dell’attuale Palazzo in via Pretorio di investire per dare alla nostra magistratura a Lugano gli spazi necessari per l’amministrazione della Giustizia. Il tutto senza dover andare a pagare affitti milionari e ricercare soluzioni raffazzonate che ci farebbero spendere molti soldi senza avere una soluzione definitiva. Checché ne dicano gli avversari di questo progetto, il Cantone ha i soldi per fare questo investimento. Soldi che entrano nel mercato ticinese, sostenendo le nostre aziende e i nostri artigiani. Soldi che verrebbero comunque impiegati per altri tipi di investimenti del Cantone, senza raggiungere l’obiettivo di risolvere l’annoso problema logistico della Giustizia a Lugano”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi.
La settimana che ci siamo lasciati alle spalle è stata caratterizzata da diversi appuntamenti che hanno messo la nostra Magistratura al centro delle attenzioni. Si è cominciato lunedì, con la giornata dedicata all’apertura dell’Anno giudiziario. Si è proseguito martedì sera con una tavola rotonda sulle sfide e la complessità della digitalizzazione della giustizia organizzata dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), dall’Università della Svizzera italiana (USI) e dall’Ordine degli avvocati. “Un altro momento importante sempre sul tema della trasformazione digitale della giustizia si è svolto giovedì con un incontro informativo organizzato dalla Divisione della giustizia di presentazione del progetto nazionale Justitia 4.0 alla magistratura ticinese da parte del Capo progetto Jacques Buehler, segretario generale aggiunto del Tribunale federale. Venerdì inoltre, e per la prima volta, il Comitato nazionale del progetto Justitia 4.0, organo di livello operativo superiore a cui risponde al Direzione del progetto, si è incontrato a Palazzo delle Orsoline per la consueta riunione ordinaria. Una visita che riconosce l’impegno da sempre assicurato dal Canton Ticino fin dall’avvio del progetto nel 2019. Cantone che, anche con gli investimenti logistici e tecnici necessari, sarà pronto per assicurare l’entrata in vigore della Legge federale concernente le piattaforme per la comunicazione elettronica nella giustizia (LCEG), attualmente in discussione alle Camere federali”, conclude il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 9 giugno 2024 de Il Mattino della domenica