Norman Gobbi sottolinea il lavoro del Patriziato di Castel San Pietro
“La ristrutturazione dell’Alpe Caviano sopra Castel San Pietro a opera del locale Patriziato, con la trasformazione della vecchia cascina in luogo di accoglienza per i turisti, mi conferma come il Ticino sia un luogo magnifico e come i Patriziati possano essere enti che in modo dinamico partecipano alla costruzione di un Cantone migliore”. È questa una delle affermazioni del Consigliere di Stato Norman Gobbi, durante l’inaugurazione dell’infrastruttura da oggi inserita nel progetto “Albergo diffuso del Monte Generoso”. “Un progetto promosso dall’Organizzazione turistica del Mendrisiotto e Basso Ceresio che ha puntato a un’offerta di alloggio per i turisti nella regione del Monte Generoso, sulla spinta della nascita del “Fiore” disegnato dall’architetto Mario Botta in Vetta. La Regione del Generoso, dalle pendici della Sighignola fino alla Valle di Muggio, propone squarci di paesaggi idilliaci, con panorami mozzafiato sul Mendrisiotto, sul lago di Lugano, sulla Pianura Padana e sulle Alpi. Dare la possibilità ai turisti di godere di questi luoghi è una sfida, che si inserisce nella promozione di un turismo di qualità, un turismo “lento” che sa apprezzare la natura, i prodotti del territorio e le possibilità di escursione. Il turista apprezza l’identità ticinese, la semplicità e la genuinità della regione”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi.
L’Albergo diffuso del Monte Generoso mette in rete quattro strutture appartenenti a quattro proprietari diversi: l’Osteria con alloggio La Manciana di Oscar Piffaretti, l’attiguo Ostello di Scudellate, gestito dalla Fondazione per la salvaguardia dell’alta Valle di Muggio, la Casa dei Gelsi a Muggio della famiglia Zanini e, appunto, l’Alpe del Caviano di proprietà del Patriziato. “Il Dipartimento delle istituzioni, tramite la Sezione degli enti locali che cura i rapporti anche con i Patriziati, ha sostenuto il progetto di ristrutturazione del Caviano con un investimento di 200mila franchi, erogati dal Fondo per la gestione del territorio. Si tratta di uno dei sostegni più consistenti per un Fondo che eroga all’anno tra i 300 mila e i 450 mila franchi in totale. Questo fondo interviene quando il progetto promosso dal Patriziato viene sostenuto finanziariamente anche dal Comune. Una sinergia di intenti che definisce bene la volontà di creare qualcosa in stretta collaborazione tra enti locali. La ristrutturazione avvenuta grazie al Patriziato di Castel San Pietro è con ogni evidenza un modello da prendere d’esempio. Martedì ho quindi partecipato con molto piacere alla cerimonia d’inaugurazione della nuova struttura ricettiva, messa a disposizione dei turisti, ma anche dei ticinesi e di piccoli gruppi che vogliono passare un week end o alcune giornate immersi nella natura. Ho ringraziato per l’impegno profuso dal Patriziato in quattro anni di lavoro il presidente Dario Frigerio, l’architetto Giorgio Bernasconi, tutto l’ufficio patriziale, i patrizi e gli amici del Patriziato. Ho potuto inoltre vedere la qualità di quanto è stato fatto. Al piano terra è stata realizzata una camera adatta a soddisfare le esigenze dei disabili ed è stato ricavato un ristorante, servito da una spaziosa e moderna cucina. All’estero un’ampia terrazza panoramica. Al primo piano dell’edificio sono state realizzate 5 camere doppie, mentre il grande locale-mansarda al secondo piano accoglie 10 letti singoli. Faccio quindi i migliori auguri, anche al gerente Riccardo Foti, affinché l’iniziativa possa avere il successo che si merita”, conclude il Consigliere di Stato, Norman Gobbi.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 10 marzo 2024 de Il Mattino della domenica