Il movimento ha presentato i suoi candidati sulla lista unica con l’UDC: I due uscenti Michele Foletti e Lorenzo Quadri, Andrea Censi e Andrea Sanvido: «Siamo l’ultimo baluardo contro la deriva green e woke»
«Abbiamo pensato a un concept che risvegliasse l’orgoglio del cittadino luganese ma che fosse anche nel provocatorio stile della Lega». È con queste parole che Lukas Bernasconi ha lanciato ieri all’ex asilo Ciani di Lugano la campagna elettorale del movimento, che è racchiusa nello slogan «Lugano è la capitale». Capitale, s’intende, sportiva, della movida, sociale, tecnologia ed economica («ma non una vacca da mungere»), come si vedrà sui cartelloni pubblicitari che appariranno in questi giorni in città. «Ma dato il tema ne abbiamo messo uno anche davanti alla sede del governo a Bellinzona».
I quattro nomi
La serata è stata anche l’occasione per presentare i candidati d’area sulla lista unica per il Municipio con l’UDC e per quella «solitaria» per il Consiglio comunale, composta da 32 nomi. Per l’Esecutivo ci saranno come noto il sindaco uscente Michele Foletti, il municipale uscente Lorenzo Quadri, e i granconsiglieri Andrea Censi e Andrea Sanvido. Censi è peraltro l’unico candidato in lizza per l’Esecutivo cittadino con il casellario non immacolato: figurano due condanne a pene pecuniarie per guida in stato di ebrietà nel 2019 in Ticino e nel 2021 nei Grigioni.
Le parole di Foletti e Quadri
Alla serata – in parte complicata dal fatto che i due granconsiglieri e il coordinatore Norman Gobbi hanno tardato ad arrivare perché impegnati fino a tardi in Gran Consiglio – ha partecipato all’incirca un centinaio fra simpatizzanti, candidati e ospiti. Come il compagno di lista Marco Chiesa (gli altri due candidati UDC sono Tiziano Galeazzi e Raide Bassi), che ha pure brevemente preso la parola per un saluto.
A parlare sono però stati soprattutto Foletti e Quadri. Il primo ha rivendicato il lavoro fatto dacché è diventato sindaco: «Dopo l’improvvisa e triste morte di Marco Borradori non abbiamo subito scoramento e siamo stati capaci di reagire, e oggi Lugano è una città invidiata in tutta la Svizzera, ben reputata in ambito tecnologico e innovativo e che non lascia indietro nessuno: siamo tornati a essere attrattivi ». Quadri ha invece definito la lista come «l’ultimo baluardo contro la deriva green e woke» e, riferendosi alla sola Lega, ha parlato di «battaglia decisiva per invertire la tendenza », cioè la perdita di consensi del movimento alle ultime tornate elettorali.
Articolo pubblicato nell’edizione di giovedì 8 febbraio 2024 del Corriere del Ticino