Norman Gobbi: “Occorre intodurre un pattugliamento rafforzato ed efficace”
“In 12 anni di attività quale Consigliere di Stato la musica non è cambiata: la Confederazione arriva impreparata nelle soluzioni logistiche che abbiano la capacità di smaltire i flussi aumentati dai richiedenti l’asilo. Anche perché non si tratta ormai più di gestire un’emergenza, ma di dare una risposta alla crescita costante di persone che entrano in Svizzera”. Sono queste le considerazioni del Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, all’indomani della visita della Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider a Chiasso. Una critica non tanto velata che Gobbi ha avuto modo di esprimere a più riprese nel corso degli ultimi anni verso l’autorità federale, ma che purtroppo è rimasta inascoltata. “È certo anche che la bocciatura da parte del Parlamento federale della proposta del Consiglio federale di realizzare nuovi alloggi in strutture prefabbricate è stata un grave errore. Avrebbe permesso di trovare accorgimenti permanenti all’attuale e alle future pressioni migratorie”, afferma il Consigliere di Stato.
Il Cantone ha fatto però anche altre proposte, in particolare sul fronte della sicurezza, quello che maggiormente interessa la nostra popolazione. “Come scritto su queste colonne la scorsa settimana, ho di recente inviato alle nostre Città e ai comuni di Ascona e Biasca una lettera con la quale ho chiesto una maggiore presenza e visibilità di agenti nelle piazze, nei luoghi di maggior ritrovo e nelle stazioni ferroviarie. Questo per dare una risposta concreta al senso di insicurezza percepito dai cittadini di fronte a un aumentato numero di episodi di microcriminalità e di disturbo dell’ordine pubblico compiuti damigranti, ma non solo”.
“In particolare per Chiasso – che ha maggiormente bisogno di ritrovare tranquillità e sicurezza –, ma anche per i Comuni che si trovano sull’asse del San Gottardo almeno sino a Biasca, abbiamo chiesto alla Confederazione che gli attuali soldi spesi per sostenere le ronde di un’agenzia privata nelle vicinanze dei centri di registrazione e nelle piazze e strade di Chiasso vengano commutati in un mandato di prestazione a favore della Polizia cantonale, così da potenziare l’attività delle pattuglie sia della cantonale sia delle comunali. Non chiediamo di più, ma chiediamo che i soldi vengano spesi meglio, in una situazione che è peggiorata rispetto agli anni scorsi e dove la “sorveglianza” da parte di poliziotti aumenterebbe l’efficacia degli interventi. Infatti, la qualità di questi migranti è peggiorata ed è misurabile. Ad esempio, un decimo dei prevenuti in carcere alla Farera sono richiedenti l’asilo, una proporzione non sostenibile e che chiede maggior presidio da parte di tutte le autorità sul tema migrazione e sicurezza”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 12 novembre 2023 de Il Mattino della Domenica