Comunicato stampa
Il Consiglio di Stato ha approvato il preventivo 2024 del Cantone che prevede un disavanzo d’esercizio di 95.7 milioni di franchi. Unitamente al preventivo viene presentato un primo pacchetto di misure di rientro finanziario per un ammontare di circa 134 milioni di franchi. I dati relativi al Piano finanziario della gestione corrente 2025-2027 mostrano la necessità, peraltro già programmata, di una seconda fase di riequilibrio nell’ambito dell’allestimento del preventivo 2025.
Dal 2020 l’economia mondiale è entrata in una fase economica instabile: la pandemia, l’avvio della Guerra in Ucraina e le tensioni geopolitiche, hanno portato a un rallentamento economico, a una forte pressione inflazionistica, a un rialzo dei tassi di interesse e a importanti flussi migratori verso l’Europa. Questi fattori, a cui si aggiungono i risultati negativi della BNS nel 2022, incidono negativamente anche a livello locale sulle finanze cantonali, portando a una maggiore divaricazione tra spese e ricavi.
Per correggere progressivamente questa situazione e ritrovare il pareggio dei conti nel 2025, il piano di azione del Governo prevede un primo intervento con il preventivo 2024 e, come già annunciato, un secondo intervento con il preventivo 2025. Per il 2024 il Consiglio di Stato ha operato agendo su tre livelli: correggendo le tendenze relative all’evoluzione della spesa; rivedendo i meccanismi e i parametri alla base di alcune prestazioni in un’ottica strutturale; sfruttando i margini di manovra, comunque ridotti, a disposizione sul fronte delle entrate.
Con il preventivo 2024 sono presentate misure di rientro finanziario per un ammontare di circa 134 milioni di franchi, in parte di competenza del Governo, in parte di competenza del Parlamento. Le misure toccano tutti gli ambiti, dal personale, ai beni e servizi, ai trasferimenti, riservati gli ambiti esclusi dal decreto legislativo sul preventivo 2023. Esse sono da considerare complessivamente nell’ottica di un’equa partecipazione di tutti i settori al risanamento dei conti cantonali. È quindi importante che un eventuale scostamento rispetto alle proposte contenute nel preventivo sia compensato con misure di pari importo così da confermare il difficile percorso di riequilibrio intrapreso.
Il preventivo 2024 prevede un disavanzo d’esercizio di 95.7 milioni di franchi, che rispetta il vincolo previsto dal freno ai disavanzi. Rileviamo che, considerando l’attuale situazione dei mercati e la riserva per distribuzioni future negativa, il Consiglio di Stato ha deciso di non prevedere alcuna quota sugli utili della BNS nel preventivo e di prevederne due nel piano finanziario. Questa scelta ha portato da -40 a -95.7 milioni di franchi il disavanzo per il 2024. La differenza corrisponde sostanzialmente ai versamenti della BNS di cui il Cantone ha beneficiato annualmente in media negli ultimi 10-20 anni.
L’autofinanziamento si attesta a 122.5 milioni di franchi, mentre il grado di autofinanziamento è del 40.8%. Considerato un onere netto per investimenti, che si mantiene a livelli importanti, di 300.2 milioni di franchi, il disavanzo totale ammonta nel 2024 a 177.6 milioni di franchi e il debito pubblico a fine 2024, considerando i dati del preconsuntivo 2023, potrebbe superare i 2.7 miliardi di franchi mentre il capitale proprio potrebbe superare i -390 milioni di franchi.
La spesa corrente (spese totali, dedotti i contributi da riversare e gli addebiti interni) cresce dell’1.5% rispetto al preventivo 2023 (+59.3 milioni di franchi), quindi a un tasso contenuto, mentre i ricavi correnti (ricavi totali, dedotti i contributi da terzi da riversare e gli accrediti interni), nonostante non siano previste quote sugli utili della BNS, aumentano dell’1.1% rispetto al preventivo 2023 (+42.7 milioni di franchi).
Assieme al preventivo 2024, il presente messaggio contiene il piano finanziario 2025-2027. I dati di piano finanziario evidenziano la necessità, peraltro già programmata, di una seconda fase di riequilibrio nell’ambito dell’allestimento del preventivo 2025 e questo per correggere ulteriormente il disavanzo che permane nel 2024.
Qualora non venisse intrapreso questo primo pacchetto di misure di rientro, il rischio è che già nel 2025 i parametri del meccanismo al freno ai disavanzi previsti nella Costituzione non siano rispettati. È fondamentale che la politica riesca a far fronte comune e ad affrontare in modo responsabile un tema basilare quale quello del riequilibrio dei conti dello Stato. Questa è la sfida che tutti gli attori devono saper affrontare e superare nell’interesse del Cantone e della cittadinanza. Essa presuppone dialogo, collaborazione e senso di responsabilità collettiva da parte di tutti gli attori.